Questa casa così povera di tutto così sporca ,così vecchia priva di
comodità persino dell'acqua ,così povera di bellezza e nulla la fa
apparire tale.
Soprannominata il convento ,vi regna uno spirito di adattamento,
dovevi essere demolita noi ti abbiamo presa e non sapevamo
che con il tempo ci saresti entrata dentro.
Sono qui nel giardino che guardo te e ti vedo così bella,
gli alberi che ti circondano sono folti e gli uccellini
fanno lì il loro nido,il melograno è pieno dei propri frutti
scendono giù come palle di natale dal proprio ramo.
L'ulivo così folto che non vedo più il suo tronco e sotto
di esso le belle di giorno danno un tocco di colore,
l'erba che circonda la casa non è morbida come quella
delle grandi ville è cruda, dura e pungente al tocco del piede nudo,
ma è di un bel colore verde chiaro.
Nessuno la semina, nessuno la cura eppure ha il suo fascino,
il fascino della natura selvaggia.
Tra il canto del gallo e il cinguettare degli uccelli
do a te l'ultimo addio,non sono triste ti ho amato e odiato
qui in parte c'è la mia vita i miei mutamenti e in fondo al cuore
so che non ti dimenticherò mai.
Un piccolo fiore per ricordo di te,lo metto nella mia tasca
il grande buco che vi è non può contenere il mio fiore e penso,
che nulla è per sempre
solo i bei ricordi e da essi le grandi emozioni.
TopGan
|
Federica Celio commentata il 22/06/2013 10:12:28:
Mi fa venire in mente di farti una domanda...... Hai avuto una storia con una suora??????