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Personaggio pubblico
su Giulia Innocenzi
Sono nata a Rimini il 13 febbraio 1984, da madre inglese e padre umbro. Durante il liceo scientifico ho partecipato al programma di scambio culturale e sono finita per un anno a Las Vegas, USA. Durante il liceo ho trascorso alcune delle mie estati come commessa spolverando ventagli sul lungomare riminese o come ragazza alla pari in Francia. Mi sono trasferita a Roma per studiare Scienze Politiche alla LUISS. Dopo l’Erasmus a Sciences-po a Parigi ho cominciato a lavorare all’Associazione Luca Coscioni, e non l’ho più abbandonata. Durante l'estate 2007 ho lavorato al Parlamento europeo a Bruxelles, presso gli uffici di Cappato e Pannella. Mi sono laureata alla triennale con una tesi sulle quote rosa e alla specialistica in Amministrazione Pubblica, sempre alla LUISS, con una tesi sulla partitocrazia. Durante gli anni dell'università sono stata rappresentante al consiglio di facoltà di Scienze Politiche, responsabile dell’informazione di Radio Luiss e caporedattrice del giornale universitario. Nel 2008 mi sono candidata a Segretario dei Giovani Democratici: una campagna elettorale in cui mi sono battuta per la certezza delle regole e la democrazia interna, a quel tempo assenti nella sezione giovanile del partito. Mi sono piazzata seconda, ma aspetto ancora i dati ufficiali, che non sono mai arrivati :) Sono stata membro di giunta di Radicali Italiani e Presidente degli Studenti Luca Coscioni. Dal dicembre 2008 al giugno 2009 ho condotto “Punto G” su Red tv, per poi passare alla conduzione di Generazione Zero, lo spazio di Annozero dedicato ai giovani. Sono stata la responsabile italiana di Avaaz, una delle comunità di mobilitazione on-line più grandi al mondo. In Italia abbiamo portato avanti battaglie per la libertà di informazione e della rete, contro la corruzione e per introdurre la legge sulla tortura. Ho seguito Michele Santoro nell'avventura di Servizio Pubblico, esperimento unico in Europa di un programma senza rete. Poi il passaggio a La7. Dal 2014 ho condotto Announo, primo talk show di informazione che ha messo al centro dello studio i giovani. Fra le puntate di cui sono più fiera ci sono quella sulla legalizzazione delle droghe e quella di denuncia delle condizioni degli allevamenti intensivi in Italia. Ho scritto quattro libri: "Meglio fottere, che farsi comandare da questi" e il libro-intervista a Margherita Hack, "La stella più lontana", Tritacarne, edito da Rizzoli, libro denuncia sugli allevamenti intensivi, e Vacci-nazione (Baldini e Castoldi). Con il mio programma tv "Animali come noi", andato in onda su Raidue e prodotto da Michele Santoro, ho mostrato come la carne e il formaggio del nostro made in Italy vengano in larga parte dagli orribili allevamenti intensivi. Ho diretto Giornalettismo, una dinamica testata con cui ho sperimentato il giornalismo digitale, e ora dirigo Iene.it, il sito e i social della trasmissione de Le Iene. In giacca e cravatta sono andata anche a filmare per la prima volta il mercato della carne di cane di Yulin, in Cina. Il mio impegno per gli animali va avanti �
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