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In data 08/03/2018 09:44:12 a pubblicato
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L’Espresso: ‘Il M5s convince dove governa: e alle politiche gli elettori lo premiano’


Nonostante il mantra ripetuto per mesi, e anni, dai media del M5S che non sa governare, dai dati diffusi una volta terminato lo scrutinio emerge che gli elettori hanno premiato i pentastellati nelle città da loro amministrate.

L’Espresso ha analizzato il numero di voti ottenuti dai 5 Stelle nelle città da loro governate non è crollato ma è pressoché aumentato in quasi tutti i Comuni.

Scrive Federico Marconi sull’Espresso:

“«Come andrà il M5S nelle città che amministrano?»: era questa la grande incognita prima del voto, dopo le tante polemiche che in questi anni hanno circondato le amministrazioni pentastellate di Roma, Torino e Livorno. In molti pensavano che, dopo aver vissuto sotto un’amministrazione del Movimento, i cittadini alle urne gli avrebbero voltato le spalle in massa. Ma è quello che è successo?

Per rispondere a questa domanda, L’Espresso ha analizzato i risultati delle elezioni politiche nelle città governate dal M5S con più di 50 mila abitanti. Sui 45 comuni a 5 Stelle sparsi per l’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, sono dodici quelli di grandi e medie dimensioni: oltre a Roma, Torino e Livorno, ci sono Guidonia Montecelio, Pomezia, Civitavecchia, Nettuno e Ardea nel Lazio, Ragusa e Bagheria in Sicilia, Carrara in Toscana e Chioggia in Veneto.

Il risultato uscito dall’analisi del voto è che, nelle città dove governa, il Movimento 5 Stelle convince. C’è qualche leggera flessione nel numero delle preferenze, in particolare a Roma e Torino, ma non c’è nessuna fuga in massa degli elettori. Anzi, in quasi tutti i comuni, i voti ottenuti sono aumentati rispetto all’ultima tornata elettorale e le percentuali sono spesso superiori alla media nazionale.”

In particolare, ha osservato Marconi, “nonostante il caso Marra e quello delle polizze di Romeo, i continui cambi di assessori e i tanti problemi che soffocano la città, i romani non hanno abbandonato in massa il Movimento”. Infatti nella capitale il M5S ha ottenuto solo 15mila preferenze in meno rispetto a giugno 2016, quando Virginia Raggi fu eletta sindaco.

Stesso discorso per Torino: “111.598 torinesi hanno votato per Luigi Di Maio presidente, solo 7mila in meno dei 118.273 che hanno portato Chiara Appendino al ballottaggio di due anni fa, dove poi ha trionfato contro il candidato del centrosinistra Piero Fassino.”

Nell’altra grande città amministrata dai pentastellati e spesso al centro delle critiche dei media, Livorno, le preferenze sono aumentate in termini assoluti passando da 16.218 a 26.802.

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