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In data 28/04/2020 08:08:44 a pubblicato
TopGan
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Non ne usciremo più finché non verranno applicate queste tre cose nell'organizzazione della sanità.

Fase 1

Dal 31 di gennaio e stato diramato l’emergenza sanitaria, ma nulla e stato fatto in merito fino a quando si sono verificati i primi contagi, che non sto a ripeterli come sono andate a finire (Codogno, Vo, Bergamasca), allora ecco che i primi provvedimenti sono stati quelli di regolare il distanziamento sociale della popolazione, che va benissimo come provvedimento immediato per far si che il servizio sanitario si adeguasse e si riorganizzasse. Invece si e scelto come provvedimento definitivo per contrastare il contagio  senza fare quasi nulla nel settore specifico se non quello di ampliarlo (giusto ma non solo) per aumentare la capienza dei malati. E come se visto che sulle strade ci sono tanti incidenti dovuti a buche e strade disconnesse si sceglie di chiuderle e non di risistemarle. E come visto che l’Italia è una zona sismica quindi possono verificarsi terremoti si sceglie di evacuare tutti gli Italiani anziché provvedere a sistemare tutti gli edifici vecchi e nuovi ad essere anti sismica.

Mentre non si organizza il sistema sanitario e potenziarlo per metterlo in condizioni di sostenere e curare i malati che si infettano con l’unico strumento valido (Tamponi) che serve ad individuare in anticipo le persone contagiose che diffondono il virus.

Fase 2

Adesso in questa fase dicono riapriamo piano piano tutte le attività, e quella più pericolosa no perché potrebbero preludere a nuovi focolai. (si ripete come in fase 1). Dunque, insieme alle “regole di distanziamento sociale” e nulla viene detto del compito del servizio sanitario di dotarsi di strumenti e pratiche che minimizzano il rischio di espansione del contagio, cosa che servirebbe sia a limitare i morti che il sovra affollamento degli ospedali.

Per fare questo basterebbero tre cose:

1.      Potenziare la sanità territoriale anche con presidi in ogni quartiere in modo da non avere sovraffollamento i quali separano con un primo esame i gravi (da Ospedalizzare) da quelli meno gravi (da inviare in apposite strutture per la quarantena).

2.      Individuare rapidamente i positivi anche se con lievi sintomi e testando i loro contatti (coi tamponi), pertanto far si che tutto il necessario sia a disposizione per eseguirli anche convertendo ditte e quando necessario. (Il tempo per rafforzare  è stato concesso dal popolo restando a casa) E non come si è fatto finora dicendo a tutti state male, avete difficoltà a respirare?  restate a casa non venite in ospedale.

3.      E solo alla fine quando si è sicuri di tenere sotto controllo la diffusione cominciare ad avere un’idea di come e quando si sia diffuso il virus sul territorio per agevolare gli studi statistici, ( questo dovrebbero servire i test epidemiologici a campione).

Altrimenti se non si fanno queste cose e si continua con spostare il problema sulla popolazione non se ne uscirà mai perché significa tempi lunghissimi e se non si muore di virus si morirà di fame e di rivolta..

DIFFONDETE TUTTI FACCIAMO IN MODO CHE RIESCA AD ARRIVARE A CHI DI DOVERE PER METTERE IN PRATICA.
Non ne usciremo più finché non verranno applicate queste tre cose nell'organizzazione della sanità.
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