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Ristrutturare casa gratis e lo Stato paga l'impresa con sconti fiscali fino al 110%Nel decreto "aprile" la norma keynesiana che raddoppia le detrazioni per ecobonus, sismabonus e solare. Il Tesoro stima 16 miliardi di tasse in meno ma +35% di lavori. Fraccaro: "Passo da gigante, la tutela ambientale diventa volano dell'economia" |
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TopGan commentata il 11/06/2020 16:39:19:
Come cedere l’Ecobonus Innanzitutto, ricorda che per i lavori condominiali la volontà di cedere il credito deve risultare dalla delibera dell’assemblea che approva gli interventi di riqualificazione energetica oppure da una specifica comunicazione inviata successivamente al condominio. Il condominio deve comunicare questa volontà ai fornitori che, a loro volta, devono accettare in forma scritta la cessione del credito a titolo di parziale pagamento del corrispettivo per i beni ceduti o i servizi prestati. In ogni caso, sia che si tratti di lavori su parti comuni condominiali o su singole unità abitative si deve inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione contenente tutti i dati dei coinvolti e dell’operazione di cessione. Nel caso del condominio se ne occupa l’amministratore. La mancata comunicazione rende inefficace la cessione del credito. La comunicazione deve essere inviata entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa. Al momento però non è ancora possibile fare la comunicazione per le cessioni del 2020 perché l’Amministrazione sta aggiornando i propri sistemi. Ricorda però che se hai optato per lo sconto in fattura nel 2019 devi ricordarti di fare la comunicazione entro il 28 febbraio 2020 sul sito www.agenziadellentrate.gov.it, loggandoti nella tua area personale utilizzando SPID o il PIN dell’Agenzia delle entrate e, seguendo il percorso, trovi la funzione per la compilazione della comunicazione di cessione sotto la voce “servizi per” cliccando su “comunicare”. Tieni a portata di mano i dati catastali dell’immobile su cui hai fatto l’intervento di ristrutturazione, il codice fiscale e la corretta denominazione del fornitore cui stai cedendo la detrazione.
TopGan commentata il 11/06/2020 17:10:17:
In ogni caso, per le modalità attuative della cessione del credito alle banche, bisogna attendere un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del dl Rilancio. Quindi, appunto, entro il 19 giugno.
TopGan commentata il 12/06/2020 11:47:26:
Uso del credito d’imposta Chi sostiene delle spese per i lavori tra poco elencati, può optare come alternativa alla detrazione diretta per: la trasformazione dell’importo in credito di imposta con possibilità di successiva cessione ad altri soggetti (fornitori, istituti di credito, altri intermediari finanziari); un contributo sotto forma di sconto in fattura, pari, al massimo, all’importo della spesa fatturata, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari Significa che è possibile effettuare gli interventi anche gratis. Lavori per cessione del credito o sconto in fattura Interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo. Interventi di ristrutturazione edilizia sulle parti comuni condominiali nonché sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze, normalmente agevolati con la detrazione del 50%. Sulle parti comuni condominiali sono compresi anche gli interventi di manutenzione ordinaria e cioè le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
TopGan commentata il 12/06/2020 11:48:07:
Interventi di efficienza energetica, inclusi quelli per cui è prevista la detrazione del 110%. Interventi per l’adozione di misure antisismiche, incluse anche in questo caso le spese per cui sarà possibile godere della super detrazione del 110%. Interventi per il recupero o il restauro della facciata degli edifici esistenti, già in precedenza agevolati dalla legge di stabilità 2020 con il riconoscimento della maxi detrazione del 90% (bonus facciate). Nel caso in cui i lavori sulla facciata siano di isolamento termico con interessamento dell’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, i contribuenti potranno usufruire della super detrazione del 110%. Interventi per l’installazione di impianti solari fotovoltaici, compresi quelli agevolabili al 110% se rispondenti ai requisiti. Interventi per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, normalmente agevolate con la detrazione del 50%. Occorrerà fare generalmente riferimento al criterio di cassa, ossia alla data dell’effettivo pagamento, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui i pagamenti si riferiscono. Per le imprese individuali, per le società e per gli enti commerciali, si dovrà far riferimento al criterio di competenza. Modalità per la cessione del credito L’Agenzia delle Entrate ha creato una piattaforma telematica per la cessione del credito d’imposta a cui il contribuente può accedere per visualizzare i crediti ricevuti, accettarli o rifiutarli. In seguito all’accettazione, i crediti visibili nel proprio cassetto fiscale sono utilizzabili in compensazione tramite modello F24. Altrimenti, i crediti ricevuti possono essere ulteriormente ceduti. La piattaforma è accessibile anche ai fornitori che hanno realizzato interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, per confermare l’opzione per lo sconto già comunicata, tramite la piattaforma stessa, dai soggetti aventi diritto alle relative detrazioni. Controlli e sanzioni L’Agenzia delle Entrate controllerà tutta la documentazione presentata dal contribuente e relativa ai lavori e ai requisiti che danno diritto al superbonus del 110%. In caso di assenza dei requisiti, provvederà a recuperare l’importo corrispondente alla detrazione non spettante, maggiorato degli interessi e delle sanzioni: nei confronti del contribuente; in solido con il fornitore venisse riscontrato il «concorso nella violazione» insieme a chi ha ceduto il credito d’imposta.