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La NASA conferma: siamo ufficialmente entrati in un nuovissimo ciclo solare![]() Il nostro Sole ha avuto un anno piuttosto tranquillo. Ma ora ne abbiamo la certezza: la nostra stella è entrata in un nuovo ciclo solare. Cos’è e cosa dobbiamo aspettarci? Da quando abbiamo iniziato a studiare le macchie solari, gli scienziati hanno notato un modello di quiescenza e di attività che si ripete all’incirca ogni 11 anni. Ci sono stati 24 di questi cicli da quando le osservazioni furono registrate per la prima volta a metà del diciottesimo secolo. E, secondo un team di esperti della NASA e della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), dicembre 2019 ha segnato l’inizio del ciclo solare numero 25. Ma il cambiamento è stato difficile da osservare. Non c’erano né lampi di luce, né brillamenti. Solo la comparsa di “ombre” a bassa temperatura chiamate macchie solari alle alte latitudini. ![]() Questa immagine suddivisa mostra la differenza tra un Sole attivo durante il massimo solare (a sinistra, acquisito nell’aprile 2014) e un Sole tranquillo durante il minimo solare (a destra, acquisito a dicembre 2019). Dicembre 2019 segna l’inizio del ciclo solare 25 e l’attività del Sole aumenterà ancora una volta fino al massimo solare, previsto per il 2025. Credit: NASA / SDO “Teniamo un registro dettagliato delle poche minuscole macchie solari che segnano l’inizio e l’ascesa del nuovo ciclo“, afferma Frédéric Clette, direttore del World Data Center Sunspot Index and Long-term Solar Observations. “Questi sono i minuscoli araldi di futuri giganteschi ‘fuochi d’artificio’ solari. È solo monitorando la tendenza generale per molti mesi che possiamo determinare il punto di svolta tra due cicli“. In pratica, le variazioni nel comportamento del Sole rendono impossibile identificare un nuovo inizio finché non è terminato il precedente. Sono stati setacciati i dati sull’attività solare degli ultimi otto mesi per confermare l’inizio del nuovo ciclo. ![]() Sole e Terra. Credit: Massimiliano Veschini Lo studio del ciclo solare Nonostante secoli di attenta registrazione di questi cicli di 11 anni, non conosciamo ancora i meccanismi alla base. La periodicità nelle stelle è piuttosto comune guardando nell’Universo, ci sono una varietà di oggetti pulsanti che sembrano lampeggiare e scurirsi a intervalli regolari. Lo studio dei campi magnetici del Sole, che a loro volta sono guidati da complesse correnti di plasma, ci aiutano nello studio del ciclo solare. Esattamente ciò che spinge e tira queste correnti in modo ritmico è la parte fondamentale da comprendere. “Quando superiamo il minimo solare e ci avviciniamo al massimo, è importante ricordare che l’attività solare non si ferma mai“, afferma la scienziata solare della NASA Lika Guhathakurta. Mentre il ciclo di alti e bassi si svolge nell’arco di 11 anni, è più esattamente un riflesso di un ciclo più ampio di 22 anni definito da un ribaltamento completo della polarità del Sole. Ogni 11 anni i poli si invertono, tornando al loro posto alla fine del ciclo successivo. |
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