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In data 05/04/2023 07:54:50 a pubblicato
TopGan
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grande Romanico Astigiano


Viviamo in un posto bellissimo e aperto la domenica
Puntata dedicata al grande Romanico Astigiano, così magnificamente diffuso dalle nostre parti e da domani, domenica 2 aprile, anche aperto

Le colline del Nord Astigiano e i loro immediati dintorni sono costellate di autentici gioielli. Antiche chiese, oggi perlopiù campestri, punteggiano il territorio, costituendo una sorta di unicum incredibilmente distintivo: il Romanico Astigiano.

Sono una quarantina, bellissime, spesso in cima ad un colle o nascoste dal rigoglio della natura, diverse sono diventate col tempo cappelle cimiteriali e molte sono sorte in luoghi con tradizioni ed origini sacre più antiche e diverse. Forse anche per questo il loro indubbio valore artistico e architettonico è spesso arricchito da decori che apparentemente hanno poco a che fare con la tradizione cristiana. Sistemi di comunicazione, antichi, ma evoluti, per avvicinare le semplici popolazioni rurali con la simbologia. In gran parte costruite tra l’800 e il 1100, luoghi d’incontro per comunità frammentate e non ancora raccolte in borghi. A partire dal 1200, la politica espansiva del libero comune di Asti cambiò anche la geografia di villaggi, chiese e castelli. Villaggi in movimento verso colline e rilievi e nascita di ville nove. Per questo molte delle chiese romaniche, tipiche del Nord Astigiano, sorgono in posizioni campestri, isolate. E questo le rende ancora più affascinanti.

Chiese dal grande fascino, ma non sempre visitabili, nonostante l’indubbia valenza di potenziali vettori turistici, in un area territoriale che di turisti ne vede ancora pochi. Dal 2018 però, grazie a volontari e al coordinamento dell’associazione InCollina di Castelnuovo Don Bosco, si riescono a scoprire a fondo ben 26 chiese romaniche, disseminate su 23 comuni tra Nord Astigiano e Collina Torinese. 26 spettacolari chiese romaniche da scoprire a fondo una domenica al mese, la prima, da aprile a ottobre.

Occasione mensile di godere di una rete di bellezza che si sviluppa su una vasta area geografica, facendo idealmente perno su quello spettacolo della canonica di Vezzolano, ad Albugnano. Canonica aperta assai più spesso del resto, sempre grazie ai volontari di InCollina.

Dal Chierese, alle Colline del Po fino al Nord Astigiano e a lambire i dintorni di Asti. Un’area assai ampia, ma con offerta molto simile e picchi d’estetica come le chiese di San Secondo di Cortazzone, Santi Nazario e Celso di Montechiaro d’Asti, San Lorenzo di Montiglio e Santa Fede di Cavagnolo.

Chiese da considerare e vivere come quello che sono, o potrebbero essere: attrattori turistici. Attrattori con la mira su turisti che si fermino in zona giorni, una volta colta la dimensione del visitabile e la sua integrazione con una signora offerta enogastronomica, tanta altra bella storia, tradizioni e natura. In questa logica qualche apertura in più ci starebbe, così come la scelta di raccontarsi oltre i confini regionali, assistita da consone strategie e risorse per cogliere interesse da un pubblico nazionale e internazionale.

grande Romanico Astigiano
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  1. TopGan
  2. Florentina Trifonova
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