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AUTOVELOX, ECCO COME RICONOSCERE QUELLI OMOLOGATI
Degli autovelox si parla molto spesso e alcune volte sono stati segnalati anche degli abusi per quanto riguarda l’installazione di questa strumentazione. Secondo una recente sentenza della Cassazione le multe sono valide solo se arrivano da una determinata categoria di autovelox. Infatti una sentenza della Corte di Cassazione, che ha dato ragione ad un automobilista di Treviso, stabilisce che per essere valida una multa arrivata dopo lo scatto dell’autovelox deve provenire da un dispositivo omologato e non approvato. La differenza non è poca. Infatti quanto si installa un autovelox questo deve essere tarato, per coordinare i sensori, approvato e quindi effettivamente utilizzabile e omologato. L’omologazione è una procedura che viene fatta una volta una tantum e garantisce il rispetto delle norme del macchinario. Secondo uno studio del Codacons la maggior parte degli autovelox sulle nostre strade sono approvati ma non omologati. Come fare a riconoscere quindi un velox omologato? Se si vuole controllare dopo una multa se quel velox fosse approvato o omologato si può fare un accesso agli atti presso il comune in cui il dispositivo era installato. Nel caso il dispositivo non sia stato omologato è possibile chiedere un ricorso. “Adesso la sentenza della Corte stabilisce l’esistenza di una differenza netta e sostanziale” – così riferisce alla stampa nazionale Emanuele Ficarra legale che si occupa di violazione del Codice della Strada. Ficarra avvisa che non c’è una legge precisa pronta a salvare gli automobilisti ma esiste comunque la probabilità che le prossime sentenze seguano appunto quanto stabilito dalla Cassazione dopo quanto accaduto all’automobilista trevigiano. |
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