Ragno violino
come riconoscere la specie, dimensioni, foto dove si trova e cosa fare in caso di morso
Può nascondersi in casa ed è il più diffuso nell’area mediterranea. Si tratta del ragno violino, un aracnide notturno che caccia liberamente senza l'ausilio di una ragnatela, tessendo solo pochi fili disordinati negli stretti anfratti che usa come rifugi, dai quali comunque non si allontana mai eccessivamente. È questa la specie probabilmente responsabile della recente tragedia avvenuta a Collepasso, nel Salento, quando un 23enne, di nome Giuseppe Russo, è deceduto in seguito al morso di un ragno durante un'attività di giardinaggio.
I sintomi
Come è accaduto al giovane Giuseppe Russo, ci si può accorgere di una puntura simile a quella di un'ape. Inizialmente può essere indolore e l'area interessata può non presentare alterazioni, ma nelle ore successive al morso di ragno compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell'arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi.
Come riconoscerlo
Un primo elemento per riconoscere il ragno violino è il colore. Quale? Marrone, quasi giallastro. Poi le dimensioni, che sono piccole. In media un ragno violino misura circa 4/5 cm, comprese le zampe. L'aracnide non presenta comportamenti aggressivi, tende a scappare in presenza di umani. Si muove prevalentemente di notte, perciò i morsi sono accidentali e rari.
La puntura
Che segno lascia in caso di puntura? Compare una vescicola, circondata da un’area livida/biancastra. Che, a sua volta, è circondata da un’area eritematosa.
Dove si trova
L’habitat del ragno violino è quello mediterraneo e asciutto, pertanto può essere facilmente trovato in aperta campagna, ma anche nelle zone riparate e buie della casa, come dietro i mobili, negli scantinati o dietro i battiscopa.
Cosa fare
In caso di morso bisogna contattare i soccorsi e un centro antiveleni. I pazienti incoscienti devono essere posizionati su un fianco. Se è in corso uno shock anafilattico, è opportuno assumere la posizione sdraiata. Se la situazione non è grave, nell’attesa dei soccorsi è bene lavare la ferita. E comprimere l’area interessata, sollevandola se si tratta di un arto.