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In data 29/10/2016 16:25:44 a pubblicato
TopGan
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Referendum, i bookmaker puntano sul no. Sì quasi spacciato

Referendum, Renzi ha le mani legate.

Secondo le dichiarazioni dei redditi dei membri del governo pubblicati sul sito del Senato, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato 98.961 euro. Il premier risulta inoltre comproprietario di due villini, uno a Pontassieve e l'altro nel comune di origine, Rignano, in provincia di Firenze. E' inoltre comproprietario di un terreno, coltivato ad olivi, nello stesso comune di Rignano, e di un box nell'abitazione di Pontassieve

E' finita. O quasi. Nonostante la (finta) lite con Bruxelles e le promesse sul nuovo taglio delle tasse nelle Legge di Bilancio, dai bookmaker è arrivata una vera e propria mazzata per il presidente del Consiglio: a poche settimane dal voto, come riporta Agipronews, Ladbrokes ha ritoccato al ribasso le quote del "no" (da 1,73 a 1,67), mentre il "sì", da quota 2,00 a 2,10, diventa sempre più improbabile. Più ancora dei sondaggi, che comunque continuano tutti a dare il "no" in vantaggio di 2-4 punti (nonostante un leggero aumento dell'affluenza alle urne), le quote dei bookmaker sono molto significative, dato che alle scommesse sono legati soldi veri e quindi non si tratta quindi di semplici pronostici.

Il mood resta pertanto negativo per il premier e - secondo gli esperti - la situazione ormai esplosiva dell'immigrazione, con le recenti tensioni tra italiani e richiedenti asilo, rischia di peggiorare ulteriormente il quadro. Anche la presunta lite con l'Unione europea, legata oltre che ai migranti anche al deficit e ai conti pubblici, non sembra aver spostato più di tanto l'opinione pubblica. L'impressione diffusa - come Affaritaliani.it ha scritto giorni fa - è che dopo il 4 dicembre il governo italiano abbassi i toni con Bruxelles e quindi la soluzione si trovi rapidamente.

Manca ancora poco più di un mese prima dall'apertura delle urne e conoscendo Matteo Renzi è probabile che tiri fuori qualche coniglio dal cilindro, o che almeno ci provi. Ma il fronte tasse-conti pubblici è blindato dalle rigide regole Ue e quindi i margini di manovra sono limitatissimi. Non solo, il Presidente Sergio Mattarella non gradisce affatto i toni aspri con l'Ue e quindi il premier deve anche stare attento a non fare infuriare il Quirinale. C'è poi il ministro Padoan, punto di riferimento delle istituzioni europee e non solo (Bce, Commissione, Fmi...) che è sempre pronto a frenare Renzi qualora decidesse di accelerare ulteriormente sugli annunci più di quanto non è stato già fatto in sede di Legge di Bilancio.

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