Pensioni, Quota 41 anche per gli usuranti e i notturni
Anche le categorie dei lavoratori addetti alle mansioni particolarmente usuranti come definite dal decreto legislativo 67/2011 potranno godere dell'uscita a 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Anche i lavoratori addetti alle mansioni particolarmente faticose e pesanti e i lavoratori notturni potranno uscire con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica, se hanno lavorato almeno 12 mesi, anche non continuativi, prima del 19° anno di età. La Legge di Bilancio ha previsto l'estensione dell'agevolazione, garantita però solo entro precise risorse annuali, non solo agli addetti alle professioni gravose definite dalla stessa legge, agli invalidi, a chi assiste familiari con disabilità grave e ai lavoratori disoccupati a seguito di licenziamento ma anche alle categorie di lavori usuranti e notturni come attualmente già definite nel Dlgs 67/2011 che, come noto, consentono il pensionamento anticipato ai lavoratori dipendenti del settore privato o del pubblico impiego che abbiano svolto determinate mansioni riconosciute per l'appunto usuranti.
Questo post piace a: 1 Persona/e
4000 caratteri rimanenti
Nessuno ha commentato questo post
Può lasciare commenti solo un utente registrato. Per lasciare un commento, eseguire l'Accesso
oppure creare un account.