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In data 23/06/2017 19:06:18 a pubblicato
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Siccità, allarme acqua in molte Regioni: dichiarato lo stato d’emergenza a Parma e Piacenza

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle Province di Parma e Piacenza, in conseguenza della crisi idrica in atto, dovuta a un lungo periodo di siccità a partire dall’autunno 2016, aggravato dalle elevate temperature estive e dai rilevanti afflussi turistici che hanno determinato un considerevole aumento delle esigenze idropotabili. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm.

Anche la Sardegna chiede stato calamità naturale per la siccità

La delibera sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale in Sardegna, dovuto al perdurare della siccità nella regione, è adesso nelle mani del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. A consegnarla è stato ieri l`assessore dell`Agricoltura, Pier Luigi Caria, durante una riunione sulla riorganizzazione delle attività di Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) a cui hanno partecipato gli assessori delle altre regioni italiane coperte dal sistema nazionale. Sulla scia dell’atto presentato dalla Sardegna si è posizionata la Regione Toscana, anche essa duramente colpita dal fenomeno siccitoso, e poi l’Emilia Romagna che ha già deliberato sulla crisi idrica, e il Friuli Venezia Giulia.
“Affrontare questo percorso al fianco di altre Regioni non può che rafforzare la richiesta di stato di calamità che abbiamo licenziato martedì in Giunta – ha osservato Caria -. Una richiesta che dal confronto con gli altri assessori regionali dell`Agricoltura sembra sarà avviata anche da altri territori”.
In occasione della sua relazione, l`esponente della Giunta Pigliaru ha ricordato la condizione di estrema gravità in cui versa tutto il comparto agro-zootecnico isolano. “Ho spiegato al Ministro – ha precisato il titolare dell`Agricoltura – che, prima della siccità, il nostro mondo delle campagne è stato vittima di altri pesanti eventi calamitosi: dalle nevicate e dalla tromba d`aria di gennaio alle gelate di aprile. Un mix di criticità che, per quanto riguarda il settore ovicaprino, si somma al basso prezzo del latte pagato alle nostre 11mila aziende pastorali. Adesso è chiaro a tutti in che condizioni versa uno dei comparti più importanti della nostra Isola”.

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