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  1. In data 18/02/2018 10:21:46 a pubblicato
    Ivana Zeudi
    Ivana Zeudi


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    Caso rimborsi M5S, Giarrusso: ‘Ci vedo la manona dei servizi segreti’

    Cosa c’è dietro al caso rimborsi M5S?
    Secondo Mario Giarrusso, senatore pentastellato che era tra gli accusati ma che poi si è rivelato “innocente”, non può essere stato un fuoriuscito 5 Stelle a sollevare il caso perché non avrebbe potuto avere accesso ai dati.
    Non è quindi una talpa, una “manina”, ma una “manona”, ha commentato Giarrusso: “Io qui ci vedo la manona dei servizi. Sono cinque anni che pestiamo i piedi a gente pericolosa”. “Uno qualunque – ha spiegato – non poteva avere accesso a quei dati”.
    L’esponente 5 Stelle ha ipotizzato che dietro “Rimborsopoli” ci siano i “servizi”, che “com’è noto, sono in mano al ministero dell’Interno, che è del Pd”.
    Ora secondo Giarrusso il Copasir, l’organo parlamentare che esercita il controllo sull’operato dei servizi segreti italiani, dovrebbe “convocare il ministro Minniti e chiedergli spiegazioni”.
    Il 5 Stelle ha aggiunto: “Sono preoccupato perché a noi ci buttano addosso la stampa, visto che non ci possono ricattare, ma chissà quanti altri, invece, sono sotto scopa”. E ha previsto una escalation della guerra mediatica al M5S: “Di qui al 4 marzo ne vedremo di tutti i colori. Ci sarà un’escalation. Quelli non mollano il potere così facilmente. Vorrei evitare di vedere tornare un’altra volta gli anni ’70”.
    Un altro senatore del M5S, Vito Petrocelli, ha accusato invece il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi di aver creato lo scandalo a poche settimane dalle elezioni: “Secondo me c’è la mano del Caimano. È chiaramente nello stile della banda di Berlusconi. Vuole rosicchiarci voti, perché ha visto che i sondaggi non ci stanno penalizzando e ha visto in bilico i collegi del Sud. Per questo ha mosso le sue televisioni e i suoi giornali,” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.
    Dino Giarrusso, ex inviato delle Iene oggi candidato con il M5S, si è espresso in merito alla vicenda affermando che “la gola profonda voleva far del male al Movimento a poche settimane dalle urne.”



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  2. In data 14/02/2018 16:55:57 a pubblicato
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    Torino, bus geolocalizzati per sapere dove sono in ogni istante

    Torino mette il gps ai suoi bus che da oggi saranno tutti monitorati in tempo reale anche dai cittadini sulla piattaforma web Mato, acronimo di Muoversi a Torino. “Siamo la prima città d'Italia ad aver geolocalizzato in tempo reale i nostri mezzi – ha spiegato la sindaca Chiara Appendino – Chiunque si collegherà potrà vedere gli autobus che si muovono sulla mappa e siamo molto orgogliosi di questa operazione che è stata possibile grazie al lavoro di 5t, la partecipata del comune”.
    Il portale, lanciato come app, e con una mappa interattiva, nella fase sperimentale a maggio scorso, ora è stato trasformato e ottimizzato per essere consultabile da qualsiasi e permette ai cittadini di scoprire non solo i passaggi alla fermata degli autobus, ma soprattutto dove si trovi in quel momento il mezzo che sta aspettando: “Questa applicazione sarà fondamentale in un periodo come questo dove la riorganizzazione di Gtt, che abbiamo dovuto varare per salvare l'azienda, potrà creare dei disservizi perché è una fase di transizione – chiarisce l'assessora ai Trasporti, Maria Lapietra – Non sempre le previsioni sono precise, ma invece così si avrà un'idea chiara di dove si trovi l'autobus che stiamo aspettando. Spesso basta poco, una coda al semaforo, un incidente per modificare di molto i tempi di attesa e così sarà sempre chiaro cosa sta accadendo”.
    Il sito infatti avrà pubblicate sulla home page informazioni sempre aggiornate sulla situazione del traffico e della viabilità a Torino, con l’indicazione dei cantieri aperti in città, ma anche la segnalazione di scioperi, incidenti, manifestazioni, che possono influenzare la circolazione stradale. L'obiettivo dell'amministrazione è aumentare anche i punti dove sapere quali sono le limitazioni anti-smog attive: “Sul sito si potrà vedere chi può circolare in base ai provvedimenti emergenziali di limitazione del traffico della Città di Torino” aggiunge la presentazione ufficiale.
    All'operazione “trasparenza” sui ritardi, uno degli aspetti che fa più infuriare gli utenti dei mezzi pubblici, si aggiungono la possibilità di costruire il percorso più rapido e congeniale alle esigenze degli utenti, mettendo assieme diverse opzioni, andare a piedi, coi bus, in bici o con le auto a noleggio: “All'interno del sito ci sono le informazioni anche sui servizi di bike e car sharing – aggiunge Lapietra – Ma anche sui voli dell'aeroporto di Caselle”. L'assessora da tempo si sta occupando della raccolta e dall'analisi dei dati di chi si sposta in città e su Mato sarà attivata una sezione dedicata agli “open data”, con la pubblicazione dei dati raccolti ed elaborati dalla Centrale della Mobilità della Città di Torino che saranno messi a disposizione dei cittadini, delle imprese e delle altre istituzioni.



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  3. In data 16/02/2018 09:08:28 a pubblicato
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    http://gianlucaferrara.blog/lettera-alla-iena-smemorata.html

    Lettera alla Iena smemorata Filippo Roma

    Dal Blog di Gianluca Ferrara……Cara iena, ti volevo ringraziare e non lo dico con ilarità.
    Il compito di un giornalismo serio è proprio quello di scovare ed evidenziare nefandezze, quindi complimenti. Tuttavia, alcune brevi domande te le vorrei porre:
    Perché non sei mai stato ad Arcore per chiedere delucidazioni a Silvio Berlusconi circa la sua condanna definitiva per frode fiscale?

    Perché non ti sei agitato tanto dinanzi a una sentenza che ha definito Berlusconi “delinquente naturale”? Avresti pure potuto (con la tua decisa e simpatica verve) chiedere spiegazioni sulla condanna definitiva del suo braccio destro Marcello dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. Gravissimo non trovi?

    Come gravi sono state le leggi ad personam e le ben otto prescrizioni di cui ha usufruito Silvio. Eppure, in tanti anni non mi sembra di aver visto un’inchiesta seria (che davvero metta il dito nella piaga…) delle Iene… su questo. Oppure, pur non volendo andare ad Arcore e disturbare il vetusto ex cavaliere (sarebbe stato indelicato interromperlo in una delle sue celebri “cene eleganti”), avresti potuto chiedere spiegazioni a suo figlio Pier Silvio Berlusconi (non lavora nel tuo stesso edificio?) sull’iscrizione del padre alla P2. Quella P2 che a detta di alcuni sia persino implicata nella strage di Bologna. Magari con la tua abilità avresti fatto luce. La stessa abilità che hai avuto con quelle mele marce del M5S che ti vorrei ricordare hanno violato un codice etico e non penale.

    Certo una gravissima presa in giro agli elettori e agli attivisti che donano il cuore per il M5S, ma forse avresti potuto sottolineare che nessuna forza politica al mondo ha mai restituito i soldi che gli spettano per darli a tanti che hanno creato lavoro e speranza. Un bel segnale politico non trovi? Specie di questi tempi dove ci sono personaggi come Silvio Berlusconi a cui non è permesso neppure di essere candidato.

    Ora, dalla tua inchiesta (coincidenza proprio a pochi giorni dal voto) con l’intera macchina mediatica a servizio dei partiti e di coloro che essi rappresentano, sembra che il M5S sia un’associazione a delinquere. A me questa storia ricorda molto la parabola della pagliuzza e della trave, te la rammento: ” Perchè guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?” (Luca 6,41)

    Anche io sono convinto che invece questo sarà di grande aiuto al Movimento e che molti in più ci voteranno perché avranno saputo che siamo gli unici che si tagliano gli stipendi. Se fossi cattivo (ma non lo sono…) potrei pensare che questa tua “negligenza” nel fare certe inchieste derivi dal fatto che lo stipendio ti viene pagato da Silvio Berlusconi, o meglio dall’azienda di famiglia. Vedi, essere forte con i deboli e debole con i forti è da pavidi, pertanto ti invito a tentarci e a scavare un pochino a casa tua solo così potresti essere, a mio modesto parere, credibile. Fonte:gianlucaferrara.blog



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  4. In data 15/02/2018 05:04:09 a pubblicato
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    Bike sharing, ora è ufficiale: Gobee lascia l'Italia. "Troppi atti vandalici contro le bici"


    L'azienda di Hong Kong abbandona Firenze, Torino e Roma: "Già rimborsate tutte le cauzioni". Il Comune del capoluogo toscano. "Qui pochi vandalismi,problemi nel resto d'Europa. Subito un nuovo operatore"

    Le voci circolavano da giorni. Ma ora è ufficiale: con una lettera ai suoi utenti, l'azienda del bike sharing Gobee.bike ha annunciato la ritirata da Firenze, Torino e Roma: le città italiane in cui era sbarcata a dicembre.

    "Italia, con tristezza dobbiamo dirti arrivederci", l'oggetto della mail con cui l'azienda ha ufficializzato l'addio. "Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi", scrive l'azienda che spiega di aver dovuto "affrontare una serie di ostacoli". Alla base della ritirata, però, ci sarebbero soprattutto i tantissimi episodi di vandalismo a scapito delle biciclette verdi registrati in questi mesi. "Nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse", spiegano da Gobee.

    "Durante i mesi di dicembre e gennaio, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento. Mediamente, il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione", specificano. "Per questi motivi non c’è stata nessun’altra opzione se non procedere al termine del servizio a livello nazionale e continentale", si legge nella mail inviata alla community di utenti.

    Nella nota, poi, l'azienda specifica di aver già provveduto a rimborsare gli iscritti dei 15 euro della cauzione e del credito presente sul conto e a chiudere tutti gli account. L'app, infatti, è già inutilizzabile.

    L'aria di ritirata delle bici verdi si respirava già da giorni. Nelle scorse settimane infatti Gobee aveva abbandonato alcune città della Francia e del Belgio, e poi Torino. Anche in Francia l'azienda ha inviato una lettera simile spiegando i motivi dell'abbandono per i troppi danni. 

    Ma il Comune di Firenze spiega: "Gobee bike ha avuto problemi di gestione complessiva, che non riguardano principalmente Firenze - ha detto l'assessore alla smart city Giovanni Bettarini - Anche i fenomeni di vandalismo a Firenze sono stati molto ridotti rispetto ad altre città. Dobbiamo essere orgogliosi di questo. Andiamo avanti e con gli uffici sceglieremo il prossimo operatore in base alle domande che sono state presentate nell’ambito del bando".



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  5. In data 14/02/2018 17:27:59 a pubblicato
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    Carnevale d’Ivrea, le arance usate in battaglia vengono sprecate? No, ecco perché

    La «Battaglia delle arance» è il fulcro di una festa storica, capace di attirare migliaia di turisti da tutto il mondo. Nessuno spreco, anzi: la gestione delle arance praticata dal Comune di Ivrea è un esempio di civiltà e buon senso

    IVREA - Tre giorni di festa, tre giorni di battaglia, migliaia di persone coinvolte e qualche polemica. Di cosa stiamo parlando? Dello Storico Carnevale d’Ivrea, una delle tradizioni più amate e tramandate con passione in tutto il Piemonte. Ciò che rende unico in tutto il mondo questa festa è la «battaglia delle arance». Tre giorni di combattimenti estenuanti tra aranceri a piedi e aranceri sul carro, il popolo contro i potenti. Ed è proprio su questo aspetto della tradizione che qualcuno storce il naso e accusa: «Uno spreco assurdo». Ma è davvero così? Assolutamente no.
    Da dove arrivano le arance? Sono commestibili?
    Già perché dei circa 600 quintali di arance utilizzate durante i giorni di battaglia, il 100% dei frutti sarebbe in realtà destinato al macero, non servibili in tavola e non destinate a spremute o derivati vari. Da buttare, quindi. C’è di più: l’organizzazione messa in piedi dal Comune di Ivrea e dalle varie associazioni che contribuiscono a rendere unico il Carnevale è unica. Le arance arrivano principalmente dalla Calabria e dalla Sicilia appositamente per la manifestazione. Una produzione tacciabile, per togliere alle mafie e al capolarato il potenziale guadagno dal business degli agrumi. Tutto deve passare dall’autocertificazione vagliata dal Comune di Ivrea e dalla Prefettura. C’è poi un secondo aspetto che valorizza ancora di più l’organizzazione impeccabile e allontana le polemiche di chi definisce la battaglia delle arance come «assurda». Le aziende che lavorano ad hoc per il Carnevale d’Ivrea danno lavoro e occupazione a decine di famiglie. Un vanto per gli eporediesi.

    Che fine fanno le arance dopo la battaglia
    Se sulla provenienza della arance non vi sono dubbi, un altro tema dibattuto ormai da anni è il seguente: una volta lanciati e utilizzati per la battaglia con i carri, che fine fanno gli agrumi spappolati a terra? In molti avranno notato come al termine di ogni giorno (domenica, lunedì e martedì grasso) i mezzi passino nelle vie e nelle piazze per pulire le strade e raccogliere le arance distrutte e calpestate. Le arance o quello che ne rimane, vengono trasportate all’interno della vasca per la raccolta rifiuti della Società Canavesana Servizi di San Bernardo. Il tutto viene poi trasportato al centro di compostaggio di Pinerolo, dove i rifiuti «riacquistano» vita e, dopo una mirata lavorazione, sono pronti ad altri utilizzi. Una «macchina» complessa dunque, per garantire al popolo eporediese e ai tanti turisti un Carnevale un po’ folle, ma non per questo non sostenibile.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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