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  1. In data 05/01/2021 10:28:25 a pubblicato
    TopGan
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    Raccolta di casi post Vaccino.

    Infermiera si vaccina contro il Covid. Dopo due giorni muore


    E' successo in Portogallo. La sfortunata operatrice sanitaria si era sottoposta al vaccino "Comirnaty" di Pfizer-Biontech. Il padre, che chiede giustizia, afferma: "Mia figlia era in salute, non aveva alcun sintomo". La donna era madre di due figli. Disposta l'autopsia.

    Una infermiera portoghese di 41 anni, Sonia Azevedo, è morta appena due giorni aver fatto il vaccino “Comirnaty” della Pfizer-Biontech. A confermare la notizia del decesso lo stesso istituto sanitario di Porto dove lavorava, rilanciata poi dal Daily Mail online. La donna era madre di due figli, era in salute e non aveva patologie che potessero prefigurare reazioni avverse al farmaco. Il padre dell’infermiera Abilio Azevedo, ha dichiarato all’agenzia di stampa portoghese Correio da Manha che sua figlia “stava bene. Non aveva avuto problemi di salute, dice il genitore, che spiega: “E’ stata sottoposta alla vaccinazione anti-Covid-19 ma non aveva alcun sintomo. Non so cosa sia successo. Voglio solo risposte”. La famiglia chiede ora giustizia. “Voglio sapere cosa ha portato alla morte di mia figlia”. L’Istituto portoghese di oncologia ha dichiarato in una nota: “Per quanto riguarda la morte improvvisa di un assistente sanitaria dall’IPO di Porto il 1′ gennaio 2021, il Consiglio di amministrazione conferma l’evento ed esprime sincero rammarico a familiari e amici nella certezza che questa perdita si fa sentire anche qui”. Intanto le autorità hanno disposto l’autopsia sul corpo della donna per accertare cosa sia realmente successo. La signora Azevedo ha lavorato per più di 10 anni presso IPO Porto, un’istituzione sanitaria di riferimento nazionale e internazionale nel trattamento del cancro. Viveva con la sua famiglia a Maia, vicino Porto, ma è morta a casa del suo compagno a Trofa, a mezz’ora di auto a nord della città portoghese. Sonia Azevedo, scrive il giornale britannico, ha cambiato la sua foto del profilo su Facebook poco dopo la sua iniezione per pubblicare un selfie con una mascherina e il messaggio di rassicurazione: “Vaccinata contro il Covid-19”. Il caso del decesso di Sonia Azevedo segue alcuni altri casi, il più eclatante dei quali è quello dell’infermiera americana Tiffany Ponter Dover. La donna dopo aver fatto il vaccino, durante una intervista è letteralmente crollata per un malore improvviso.
    I medici del “Chi Memorial”, dove Tiffany Dover lavora hanno subito rassicurato che la donna si era ripresa e stava bene, ma da più settimane è completamente scomparsa dai social dove era molto attiva. Nemmeno un messaggio per dire a migliaia di utenti che le scrivono su fb che è viva e sta bene. Un silenzio che ha spinto qualcuno a scrivere sui social che la giovane sanitaria sarebbe addirittura deceduta. E’ di pochi giorni fa la notizia di una dottoressa siciliana ricoverata dopo aver contratto il Covid in seguito al vaccino.
    Altri due decessi sarebbero avvenuti in Israele e anche uno in Svizzera. Gravi reazioni allergiche si sono registrati in Alaska dove due operatori sanitari sono ricoverati in intensiva. Ma anche altrove. Le notizie sulle possibili avversità al vaccino, dichiarate anche dal produttore, da Fda, Ema ed Aifa, filtrano col contagocce sui media. E le news su eventuali danni collaterali sono totalmente censurate dai Tg, anche in Italia, dove si pontifica a senso unico sull’utilità del vaccino per debellare il virus. Un farmaco, va detto, mai approvato dagli enti citati per insufficienza di dati, ma solo autorizzati in “emergenza” e con “condizionalità”.



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    5. Ivana Zeudi

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  2. In data 17/05/2021 08:13:27 a pubblicato
    Ivana Zeudi
    Ivana Zeudi


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    Un’AltraVia per andare da Torino a Savona: più di 200 km via trekking in nove tappe

    Un affascinante itinerario tutto da scoprire

    Si chiama semplicemente 'AltraVia'. Due parole semplici, unite in una sola, scelte per indicare un'altra via per andare da Torino a Savona. ‘AltraVia’, la Torino-Savona via trekking, è un progetto ambizioso, in fase di realizzazione, che nasce dalla scommessa di Giovanni Amerio, classe 1964, laureato in medicina con specializzazione in Oculistica e Dario Corradino, classe 1955, giornalista professionista.

    Due grandi amici che condividono la passione per il trekking e per i cammini e hanno percorso, giusto per citarne alcuni, l’arcinoto Cammino di Santiago, il Cammino degli 88 templi in Giappone, la Wicklow Way in Irlanda, la Via di San Francesco, ampi tratti della Via Francigena.

    Come sottolineano i promotori sul sito ufficiale non è un itinerario ufficialmente riconosciuto, anche se si stanno seguendo tutte le procedure perchè possa al più presto diventarlo.

    Lo spirito è quello di un progetto che nasce dal basso e quello di un sogno che vuole diventare una realtà, in modo che diventi insieme ad altri meravigliosi cammini italiani, un modo per far rivivere i territori e le persone che abitano, "permettendo a tanti amanti del turismo lento di godere di panorami fantastici, gustare specialità ed eccellenze enogastronomiche, immergersi nella storia antica e recente, ammirare meraviglie architettoniche o scoprire affascinanti borghi".

    La raccomandazione è quella di partire con la giusta preparazione, con il grado di allenamento sufficiente e con una certa esperienza.

    Altravia: la Torino-Savona via trekking Si tratta di una Torino-Savona che prevede nove tappe, cinque in montain-bike. Saranno indicate più dettagliatamente in una guida. Il percorso è stato pensato per la fruizione a piedi e, con opportune varianti, in bicicletta. Saranno previsti punti di appoggio e servizi. Dal 17 giugno sarà disponibile la guida dedicata, edita da Morellini, e servizi cartografici, oltre a parziale segnaletica e pubblicazione delle tracce GPS.



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  3. In data 04/06/2021 17:54:22 a pubblicato
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    Covid, i guariti dal virus generano anticorpi per il resto della vita: ecco lo studio spagnolo


    Uno studio spagnolo ha dimostrato per la prima volta che le persone con una lieve infezione da Covid generano un tipo di cellula immunitaria in grado di produrre anticorpi contro il coronavirusper il resto della loro vita.

    Una delle osservazioni ha indicato che nelle persone infette il livello di anticorpi inizia a diminuire dopo quattro mesi: bisogna ora capire se il paziente sviluppa una risposta immunitaria completa, che comprende anche la creazione di globuli bianchi in grado di ricordare ed eliminare il virus anche anni dopo il primo infezione. Diversi studi hanno dimostrato che le persone infette e coloro che sono vaccinati generano una risposta immunitaria cellulare che li protegge dalle reinfezioni.

    Ottime notizie

    Il nuovo studio, pubblicato su Nature, porta ottime notizie: i ricercatori hanno analizzato 77 pazienti che avevano una malattia lieve o moderata di Covid-19. Nella maggior parte di essi, hanno visto che gli anticorpi diminuiscono bruscamente dopo quattro mesi, ma poi la riduzione è più lenta e queste molecole sono ancora presenti nel flusso sanguigno fino a 11 mesi dopo l'infezione. Questa ricerca è stata la prima ad analizzare la presenza di plasmacellule a vita lunga nel midollo osseo. Questi tipi di cellule vengono generate quando un agente patogeno entra nel corpo in modo che possano ricordare diverse caratteristiche di esso. Nel caso del Covid si tratta, ad esempio, della proteina Spike che il virus utilizza per infettare le cellule umane. Dopo l'infezione, queste cellule immunitarie viaggiano verso il midollo osseo e vi rimangono in uno stato latente. Se il virus ricompare, le cellule ritornano nel flusso sanguigno e iniziano a produrre di nuovo anticorpi contro il virus: la ricerca mostra che la stragrande maggioranza dei pazienti a cui è stato possibile prelevare il midollo osseo, cioè 15 su 18, ha generato questo tipo di cellule immunitarie.

    «Le plasmacellule possono durare a vita»

    Ali Ellebedy, immunologo della University of Washington School of Medicine e autore principale dello studio, sottolinea: «Le plasmacellule a vita lunga possono durare una vita». La presenza di anticorpi non significa sempre che la persona sia "immune" alla reinfezione, anche se è più probabile che ciò accada. Ellebedy spiega che se gli anticorpi prodotti dalle cellule a vita lunga non sono sufficienti, il sistema immunitario attiva le cellule B della memoria in grado di produrre ancora più anticorpi. Questo lavoro ha trovato questi tipi di cellule nei pazienti, una scoperta che coincide con studi precedenti che suggeriscono che l'immunità mediata da diversi tipi di linfociti e cellule immunitarie probabilmente dura per anni.. Questo è esattamente ciò che accade con altre infezioni. Gli anticorpi e le cellule di memoria contro la SARS, un altro coronavirus che ha ucciso 800 persone nei primi anni 2000, durano almeno 17 anni. Con il vaiolo, più di 50 anni dopo la vaccinazione, le persone conservano cellule B in grado di produrre anticorpi se il virus ricompare nel loro corpo.



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  4. In data 10/07/2021 06:42:34 a pubblicato
    Lorenzo Cappiello
    Lorenzo Cappiello


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    TORINO SI CANDIDA AD OSPITARE L'EUROVISION SONG CONTEST 2022

    Chiara Appendino
    Ieri ho firmato la lettera di candidatura.
    Stiamo parlando dell'evento non sportivo più seguito al mondo.
    Con centinaia di milioni di spettatori, visibilità mondiale della nostra Torino e indiscutibili ricadute economiche.
    Con la straordinaria vittoria dei Måneskin all'ultimo Eurovision spetta all'Italia ospitare la prossima edizione.
    Ci candidiamo perché la nostra Città ha tutte le carte in regola e riteniamo sia la migliore opzione in campo su cui far ricadere la scelta.
    Abbiamo spazi con capienze adatte, in pieno territorio cittadino e facilmente raggiungibili.
    Per ciò che riguarda l'ospitalità, la nostra offerta ricettiva è in grado di accogliere le migliaia di persone che l'evento saprà attrarre.
    Ma - tra gli altri - c'è un altro punto fondamentale che dovrebbe portare a scegliere Torino: saremo già un collaudato palcoscenico di appuntamenti internazionali che abbiamo portato qui in questi anni, in grado di mettere le competenze di un'intera Città al servizio dell'Eurovision.
    Non solo. Anche grazie a questi eventi Torino è recentemente diventata hub Ryanair, garantendo ancora più collegamenti aerei tra Torino e il resto del mondo.
    Siamo pronti e siamo determinati. Come sempre, ce la metteremo tutta per portare a Torino l'Eurovision e lasciare ai cittadini anche questa eredità.
    In bocca al lupo, Torino.


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  5. In data 18/07/2021 09:05:43 a pubblicato
    Chiara Appendino
    Chiara Appendino


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    https://www.chiaraappendino.it/5-anni-dopo/

    5 anni dopo | Chiara Appendino

    Come è cambiata Torino in questi 5 anni?


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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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