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In data 28/03/2021 16:45:53 a pubblicato
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LE REGIONI ITALIANE
Quando le regioni italiane hanno preso i nomi attuali e da dove derivano?
In ordine alfabetico:
Abruzzo, da aprutium, terra dei Pretuzi, una popolazione italica della zona di origine sabina.
Per altri dal latino abruptus (ripido, scosceso).
Basilicata detta anche Lucania dal popolo dei lucani, un popolo di origine osca. Il nome Basilicata deriva invece da basileus, l’appellativo con cui era chiamato il re nell’Impero Romano d’Oriente. In tempi antichi la regione faceva parte dell’impero bizantino.
Calabria dal popolo dei Galabri o Galábrioi o Calabri, un popolo proveniente dal Kossovo. Per altri deriva dal greco antico kalón-brion, terra dove il sorge il bello.
Campania dal popolo dei Campani, un popolo italico di origine osca. Per altri da campus, campo aperto.
Emilia-Romagna. Emilia dal console Marco Emilio Lepido della gens Aemilia che fece costruire la via che porta il suo nome (via Emilia). Romagna da Romània, non la nazione omonima ma intesa come territorio romano contrapposto a quello longobardo.
Friuli-Venezia Giulia. Friuli dall’antico nome della città di Civitade del Friuli (Forum Iulii) fondata da Giulio Cesare e 1° capitale del Veneto. Il nome Venezia Giulia indicava i territori italiani in mano all’Austria-Ungheria per distinguerli dal Veneto italiano.
Lazio dal popolo dei Latini, antenati dei romani. Potrebbe anche derivare da latus, territorio largo inteso come vasto.
Liguria dal popolo dei Liguri, una popolazione di origine pre-indioeuropea.
Lombardia dal popolo germanico dei Longobardi.
Marche nel senso di marca, frontiera. La regione nell’VIII secolo confinava con l’impero di Carlo Magno.
Molise dalla famiglia francese De Moulins, il cui capostipite fu il 1° conte di Boiano e fondò Contado di Molise, oggi Castello di Molise.
Piemonte dalla frase: ai piedi dei monti (le Alpi).
Puglia da Apulia, il territorio abitato dal popolo degli Japudi che i romani chiamavano Japigi perché si credeva discendessero dal figlio di Dedalo, Iapige. In realtà erano un popolo italico osco-sabino.
Sardegna dall’antico popolo dei Sardi. Per altri il nome deriva da Sardus (sandalo) per la forma dell’isola; per altri da Sardus, un eroe mitologico fenicio simile ad Ercole che si diceva abitasse sull’isola.
Per altri ancora da Sardo, la moglie del re Tirreno del popolo dei Tirreni (Etruschi).
Secondo il mito la regina soggiornava spesso sull’isola, arrivando a far costruire una reggia estiva nella regione del Campidano. Altri fanno risalire il nome al popolo dei Shardana che peró erano originari dell’Illiria (Albania).
Sicilia dal popolo dei Siculi un popolo di origine indo-europea, forse i primi abitanti d’Italia e antenati dei Latini, Sabini, Calabri e di altri popoli italici. Oltre a loro il nome potrebbe derivare dai Sicani, l’altro popolo dell’antica Sicilia che peró erano originari dell’Iberia (Spagna).
Toscana dal popolo degli Etruschi, chiamati anticamente anche Trusci o Tusci.
Trentino-Alto Adige dall’antico nome di Trento, Tridentinus. Alto Adige dal fiume Adige, nei secoli scorsi indicava la zona italiana appartenente all’impero Austro-Ungarico.
Umbria dal popolo degli Umbri, una delle popolazioni italiche piú antiche di stirpe indoeuropea, forse la stessa dei Siculi.
Valle d’Aosta dalla valle dove sorge la città di Aosta.
Veneto dal popolo dei Veneti, non gli attuali veneti ma il popolo di origine germanica detti anche Paleoveneti, Venetici o Eneti.
(Fonte Web Vincenzo Risi)
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In data 13/04/2021 08:45:57 a pubblicato
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Asl To3, Oggi a Orbassano le prime vaccinazioni "Drive through"
Questo sistema offre la possibilità di effettuare il vaccino senza scendere dalla propria auto. Si comincerà con 150 vaccinazioni al giornoDa oggi, martedì 13 aprile, in piazzale Peano a Orbassano, l’AslTo3 comincerà l’attività di vaccinazione con modalità “Drive Through”, che offre la possibilità di effettuare il vaccino senza scendere dall’auto.
L’inizio sarà sperimentale, con tre linee attive che effettueranno 150 vaccini al giorno, per passare dal prossimo lunedì a circa 240 vaccinazioni giornaliere, che si andranno ad aggiungere a quelle già previste presso il Poliambulatorio Asl, 100 dal lunedì al venerdì, 140/die nel weekend.
L’infrastruttura è stata allestita ad opera del Comune di Orbassano a beneficio dei cittadini del distretto Area Metropolitana Sud e verrà gestita per la parte logistica grazie alla disponibilità dei volontari della Protezione Civile, ANA e Lyons. L’Azienda sanitaria ha previsto tre aree distinte, la prima per l’anamnesi, la seconda per la vaccinazione vera e propria e la terza area per l’osservazione post vaccino, sempre senza scendere alla vettura.
La possibilità del Drive Through è stata ipotizzata in primo luogo per la fascia di età degli over 80 con difficoltà negli spostamenti, ma verrà successivamente offerta anche ad altre fasce di popolazione secondo le priorità stabilite dal piano vaccinale nazionale.
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In data 31/03/2021 10:07:33 a pubblicato
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Covid, la cura da fare a casa: il protocollo domiciliare che riduce i ricoveri
Il protocollo di cura sperimentato dall’Istituto diretto da Giuseppe Remuzzi per i pazienti Covid: «Antinfiammatori prima del tampone e solo il 2 % finisce in ospedale»Abbiamo un gran bisogno di buone notizie. Come può esserlo la conferma dell’esistenza di una cura per il Covid fatta di pochi e chiari precetti, spendibili per tutti i medici di famiglia.
Il protocollo dell’Istituto Mario Negri
Alla fine dello scorso novembre, l’Istituto Mario Negri aveva elaborato un protocollo per il trattamento a domicilio dei pazienti Covid che conteneva parecchie novità anche rispetto alle raccomandazioni dell’Istituto della Sanità. In buona sostanza, all’insorgere dei primi sintomi si cominciava subito una terapia. Senza aspettare l’esito del tampone, e quindi prevenendo la moltiplicazione del virus, che progredisce molto velocemente proprio nei primi 7-10 giorni.
I farmaci antinfiammatori e il cortisone
Al posto della Tachipirina, veniva suggerito l’uso dell’Aspirina, e in caso di dolori subentrava l’Aulin, sdoganando così i farmaci antinfiammatori che in questo nuovo approccio alla terapia domiciliare vengono usati subito. Fino ad arrivare, nei casi più seri e sempre sotto la guida di un dottore, all’utilizzo del cortisone, che durante la prima ondata, nella primavera del 2020, era stato quasi proibito in via più o meno ufficiale.
I dati sulla sperimentazione e lo studio (in fase di pubblicazione)
Il nuovo metodo era stato adottato da una trentina di medici di famiglia che l’avevano sperimentato su una platea di cinquecento pazienti. Ma era pur sempre una proposta, per quanto autorevole, messa a punto da Fredy Suter, per dodici anni primario di Malattie infettive al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e da altri specialisti come Norberto Perico e Monica Cortinovis, e coordinata dall’istituto di ricerca diretto da Giuseppe Remuzzi. Mancavano i dati, quelli che in medicina dividono le illusioni dalla realtà. Adesso ci sono. E vengono presentati anche con onestà. Si tratta di uno studio in fase di pubblicazione, che mette a confronto l’esito clinico di novanta pazienti colpiti da Covid e trattati all’esordio a domicilio con il nuovo protocollo senza aspettare il risultato del tampone nasofaringeo, con quello di altri novanta pazienti Covid comparabile per età, sesso e comorbilità trattati con diversi regimi terapeutici.
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In data 02/04/2021 07:11:00 a pubblicato
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Ferrovia metropolitana Sfm5 Orbassano-Torino, necessaria modifica del piano regolatore da parte della Città di Torino
Nuove problematiche sulla realizzazione della ferrovia metropolitana Sfm5, che collegherà Orbassano con Torino. Il via libera della Regione Piemonte all'opera, infatti, è subordinato alla modifica del piano regolatore da parte della Città di Torino senza la quale la stazione San Paolo non sarebbe considerata conforme e non si potrà procedere con l’intera opera
Nuove problematiche sulla realizzazione della ferrovia metropolitana Sfm5, che collegherà Orbassano con Torino. Il via libera della Regione Piemonte all’opera, infatti, è subordinato alla modifica del piano regolatore da parte della Città di Torino senza la quale la stazione San Paolo non sarebbe considerata conforme e non si potrà procedere con l’intera opera. “La delibera comunale dovrebbe essere approvata tra due mesi – si è chiesto il consigliere regionale Pd, Raffaele Gallo -, Che cosa accadrà se questo non avverrà?”. L’assessore regionale Gabusi prevede ritardi rispetto all’avvio previsto nel 2024: ” La progettazione esecutiva dovrebbe essere completata nel 2022 e successivamente si darà corso all’esecuzione dei lavori. L’attivazione della linea smf5 è prevista nel 2024. Per l’esperienza che abbiamo ormai acquisito tutti, ritengo che probabilmente potrà esserci qualche mese di slittamento, ma formalmente oggi ci attendiamo ancora un’apertura nel 2024. Non voglio imputare il ritardo solo al Comune di Torino; credo che la pandemia possa far slittare di qualche mese l’attivazione dell’opera che però non è assolutamente in discussione data la sua strategicità e la copertura finanziaria. Mi auguro e spero che anche il Consiglio Comunale di Torino ne prenda atto e non si privi, non privi la Regione e tutto il territorio di un’opera così importante. Ma non la vedo come possibilità”.
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In data 30/03/2021 07:41:14 a pubblicato
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Covid, la Svizzera non autorizza il vaccino Astrazeneca
La confederazione elvetica non ritiene sufficienti i dati presentatiLa Svizzera non autorizza, per il momento, il vaccino Astrazeneca anti-Covid, in quanto "i dati finora disponibili e analizzati non sono ancora sufficienti per procedere con un'omologazione. Occorrono ulteriori dati di nuovi studi per ottenere informazioni sulla sicurezza, sull'efficacia e sulla qualità".
La Swissmedic , l'agenzia del farmaco svizzera, l’ente che rilascia le autorizzazioni all'immissione in commercio di qualsiasi prodotto, ha dichiarato che sono necessari ulteriori studi prima di autorizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca.
"Dati di nuovi studi sono necessari per valutare ulteriormente la sicurezza, l'efficacia e la qualità", scrive Swissmedic in un comunicato stampa, mentre il vaccino è già autorizzato in molti paesi, inclusa l'Unione Europea.
"Tenendo conto dei dati finora esaminati, il comitato consultivo di esperti esterni (HMEC, Human Medicines Expert Committee) di Swissmedic ha stimato nella sua riunione straordinaria del 2 febbraio 2021 che i dati attualmente disponibili non consentono ancora di giungere a una conclusione sul rapporto rischio-beneficio per questo vaccino".
Swissmedic chiede dunque ulteriori dati sull'efficacia di questo prodotto e attende lo studio di fase III attualmente in corso in Nord e Sud America. "Non appena i risultati saranno disponibili, potrebbe essere rilasciata un'autorizzazione a tempo determinato nell'ambito di una procedura con trasmissione continua dei dati". Dichara l'agenzia svizzera.
Swissmedic ha già autorizzato il vaccino anti-Covid di Pfizer / BioNTech e quello di Moderna. La campagna di vaccinazione è iniziata alla fine di dicembre in Svizzera. Lo stato ha dichiarato di aver firmato un contratto con la società farmaceutica tedesca Curevac e il governo svedese per la consegna di cinque milioni di dosi di vaccino. Non solo. E' stato anche stiipulato un contratto preliminare per sei milioni di dosi con l'americana Novavax.
"I cittadini svizzeri avranno quindi accesso a due vaccini aggiuntivi a condizione che le fasi dei test clinici abbiano esito positivo e che Swissmedic conceda la sua autorizzazione", si legge in un comunicato del Ministero della Salute svizzero il quale precisa che già sei milioni di dosi aggiuntive del vaccino Moderna sono garantite per la popolazione.
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LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.