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  1. In data 01/02/2021 09:28:07 a pubblicato
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    Come Organizzare la vaccinazione di massa da parte di un cittadino.

    Visto le ultime notizie che i vaccini di pfizer e moderna scarseggiano e l’ultimo di astrazeneca e efficace solo per fasce di età non superiori a 55 anni, la distribuzione dovrebbe avvenire in questo modo:

    • Vaccini pfizer e moderna a tutte le persone con età superiore a 55 anni suddivise partendo da quelli più a rischio contagio “Dottori, Infermieri, Case di riposo e personale” seguiti da tutti gli altri.
    • Vaccino astrazeneca a tutte le persone sotto la soglia di 55 anni suddivise partendo anche qui con chi è più a rischio contagio.

    Il sistema sanitario ha la lista completa di tutti i cittadini con tutti i dati a disposizione per suddividerli in questo modo stilando una lista crescente di chi vaccinare con uno o l’altro vaccino.

    Da questa lista chiamare le persone man mano per la vaccinazione senza interferenze alcuna da parte di furbetti, cosi da poter andare spediti con le dosi di vaccini a disposizioni.



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  2. In data 22/01/2021 08:39:22 a pubblicato
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    “Vaccino di Pfizer blocca anche il contagio”, la buona notizia da Israele


    • Uno studio israeliano ha dimostrato che i vaccinati improbabilmente possono trasmettere il coronavirus.
    • Lo studio è stato effettuato sul personale medico del Centro medico Sheba.
    • Si tratta della prima ricerca al di là delle sperimentazioni di Pfizer.

    Secondo uno studio israeliano è improbabile che i destinatari del vaccino di Pfizer – BioNTech anti Covid-19 possano trasmettere il coronavirus ad altri.

    Infatti, i partecipanti alla ricerca hanno sviluppato un tasso di anticorpi superiore a 20 entro una settimana dalla ricezione della seconda dose del farmaco.

    L’indagine, che ha esaminato i dati di 102 su circa 1.000 membri del personale medico del Centro medico Sheba, che hanno ricevuto entrambe le dosi, ha mostrato che soltanto due soggetti hanno sviluppato una bassa quantità di anticorpi e uno di questi ha un sistema immunitario compromesso. Non c’è alcun motivo per cui quest’ultima persona non abbia sviluppato gli anticorpi e l’ospedale sta indagando.

    Il resto – il 98% – ha sviluppato livelli di anticorpi addirittura superiori ai pazienti che si sono ripresi da un grave effetto indotto dal coronavirus.

    Il professor Gili Regev-Yohai, direttore dell’Unità di epidemiologia delle malattie infettive di Sheba, ha affermato che le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino molto probabilmente non diventeranno portatrici del coronavirus e non lo diffonderanno grazie al livello alto di anticorpi che hanno ottenuto.

    Si tratta della prima indicazione che il vaccino anti Covid19 possa anche interrompere la trasmissione. Ed è uno dei primi studi condotti al di fuori della sperimentazione di Pfizer sull’efficacia del vaccino.

    «I risultati del sondaggio sono coerenti con l’esperimento di Pfizer e hanno persino superato le aspettative», ha dichiarato il prof. Regev-Yohai.

    Israele ha superato la soglia di due milioni di vaccinati e guida la ‘classifica’ mondiale.



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  3. In data 22/01/2021 08:09:21 a pubblicato
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    Due farmaci per l'artrite reumatoide diminuiscono la mortalità per Covid-19


    Lo studio clinico Remap-Cap mostra dati positivi per gli anticorpi monoclonali tocilizumab e sarilumab in pazienti in terapia intensiva. In Gran Bretagna via libera al loro utilizzo

    Buone notizie dal Regno Unito. Anche se la crisi del sistema sanitario è lungi dal rientrare, i risultati dello studio clinico Remap-Cap, resi pubblici dal governo, restituiscono un po’ di respiro. In più di un senso. Sembra infatti che la somministrazione di tocilizumab e sarilumab, due farmaci impiegati per il trattamento dell’artrite reumatoide, a pazienti Covid-19 in condizioni critiche diminuisca il tasso di mortalità rispetto alle cure standard dal 36% al 27%. Inoltre le persone trattate hanno potuto lasciare l’ospedale fino a 10 giorni prima.

    Dall’artrite reumatoide  a Covid-19

    Nell’ultimo anno i medici hanno imparato che il maggiore pericolo dell’infezione da coronavirus deriva dalla reazione spropositata del sistema immunitario di alcuni pazienti, che nel tentativo di debellare l’infezione provoca uno stato di iper-infiammazione che danneggia tessuti e organi. Capito questo, sono partite diverse sperimentazioni per valutare gli effetti del ricorso a farmaci antinfiammatori sull’evoluzione della malattia da coronavirus, ma finora solo l’impiego di cortisonici come il desametadone aveva dato qualche prova di efficacia in caso di malattia grave e critica.

    Almeno fino a oggi. Di recente, infatti, il governo britannico ha annunciato il successo dello studio clinico internazionale Remap-Cap, svoltosi in buona misura nel Regno Unito: lo studio ha dimostrato che somministrare da subito a pazienti Covid-19 in condizioni critiche (ricoverati in terapia intensiva con supporto respiratorio e danno d’organo) tocilizumab o sarilumab in aggiunta alle cure standard (che comprendono desametasone) ha effetti positivi sulla prognosi. 

    Tocilizumab e sarilumab sono farmaci antinfiammatori potenti per il trattamento dell’artrite reumatoide, una malattia infiammatoria autoimmune. Si tratta di anticorpi che agiscono bloccando l’effetto dell’interleuchina-6, una molecola che alimenta la risposta infiammatoria.

    Meno morti, più letti

    Lo studio internazionale ha coinvolto in totale 800 pazienti con Covid-19. Metà di loro è stata curata secondo il trattamento standard, l’altra metà, invece, ha ricevuto in aggiunta tocilizumab o sarilumab. Mentre nel gruppo in terapia standard la mortalità si è attestata al 36%, nel braccio del trial con trattamento aggiuntivo la mortalità si è fermata al 27%. Una riduzione significativa.

    Inoltre i pazienti trattati si sono ripresi più velocemente e sono stati in grado di lasciare l’ospedale da 6 a 10 giorni prima rispetto a quelli nel ramo di controllo.

    “Questo è un significativo passo avanti per aumentare la sopravvivenza dei pazienti in terapia intensiva con COVID-19”, ha commentato Jonathan Van-Tam, vicedirettore sanitario (Deputy Chief Medical Officer). “I dati mostrano che tocilizumab e probabilmente sarilumab (per il quale esistono meno dati, ndr) accelerano e migliorano le probabilità di recupero in terapia intensiva, che è fondamentale per aiutare ad alleviare la pressione su terapia intensiva e ospedali e per salvare vite umane”.

    E’ stato calcolato che, nonostante un singolo ciclo di terapia costi dalle 750 alle 1.000 sterline, la somministrazione permetterebbe comunque un notevole risparmio economico: si riducono i costi in terapia legati alla terapia intensiva (2.000 sterline al giorno per persona) e anche quelli della riabilitazione.



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  4. In data 14/01/2021 09:29:57 a pubblicato
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    Renzi pensa alla popolarità e alla possibilità di crescere fregandosene dell'Italia.

    Renzi la fatto per avere popolarità e visibilità sapendo che in questo momento e impossibile andare al voto, perché per lui sarebbe una sconfitta visto che perderebbe tutto con il suo 2% e quindi non supererebbe la quota di sbarramento rimanendo fuori da tutto anche dall'opposizione. Per non parlare che non finirebbero nemmeno una legislatura con tutto quello che ne consegue "vitalizi...". Quindi per lui andare l'apposizione o a qualsiasi altro stratagemma facendo continuare questa legislature e una vittoria ed una opportunità di riconquistare consensi.
    Quindi ha pianificato facendo accordi con Salvini e sapendo che pure parte del PD l'avrebbe sostenuto.
    Perché proprio adesso? adesso perché è il momento più improbabile che si possa andare al voto e questo fatto gli permette di stare sicuro che molti parlamentari non lo abbandonano per la poltrona, ed è stato più facile accordarsi con Salvini e Berlusconi.
    Qualsiasi governo che si faccia con lui dentro è una vittoria perché sara sempre lui l'ago e quindi protagonista nel decidere la linea da seguire. L'unica sconfitta per lui è o un governo senza di lui o tornare al voto.
    L'Italia paga un prezzo altissimo ma purtroppo se non elimina il cancro di Renzi si deve andare al voto per eliminarlo visto che non si trovano responsabili. Altrimenti sarebbe ancora peggio restare immobilizzata dai ricatti e dalle imposizioni dell' agenda imposta da Renzi. Il rottamatone ha pianificato tutto dall'inizio di un anno fa visto che era stato messo fuori dalla porta della politica, a visto il modo di rientrare dalla finestra facendo l'accordo un anno fa per formare il governo per poi uscire dal suo partito formandone uno suo cosi che potesse essere l'ago della bilancia ed essere lui a dare le carte e dettare l'agenda del governo. Ecco perché questo governo non ha potuto fare molto andava con chi teneva il freno tirato con le suo minacce.


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  5. In data 22/01/2021 11:15:36 a pubblicato
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    Il mal di schiena sintomo del Covid: una 42enne scopre così il contagio. L'infettivologo: "Dolori da ossa rotte soprattutto per le donne"


    Il caso di una paziente di Molfetta di 42 anni che ha scoperto il contagio dopo essere finita in pronto soccorso per le fitte. L'infettivologo Angarano: "Accade soprattutto nelle giovani donne nella fase iniziale del Covid"

    Medici e scienziati lo sanno bene: il Covid-19 può manifestarsi con dolori muscolari molto forti. "Da ossa rotte", rimarca il professor Gioacchino Angarano, lo specialista che prima di vestire i panni di consulente dell'Asl Bari per la riconversione dell'ospedale San Paolo è stato per anni al timone del reparto Malattie infettive del Policlinico. "Questi dolori molto forti si presentano specialmente nelle donne, anche giovani. E soprattutto nella fase influenzale dalla malattia, ovvero ai suoi esordi", conferma l'infettivologo barese.

    Dolori muscolari. Forti, molto forti, dunque. Anche un mal di schiena importante. Come nel caso di Lucia, la donna di 42 anni di Molfetta che, secondo quanto riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ha scoperto di aver contratto il Coronavirus dopo essere passata per il pronto soccorso dell'ospedale Don Tonino Bello. La storia risale a fine novembre.

    "Ho iniziato improvvisamente ad accusare dolori molto forti alla schiena, ma inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto", racconta la donna, che è madre di due bambine di otto e 10 anni.

    "D'accordo con il mio medico ho iniziato ad assumere antidolorifici, ma senza ottenere alcun risultato. Anzi, le mie condizioni sono peggiorate", aggiunge. Non ha mai avuto i sintomi tipici del Covid. Niente febbre o raffreddore, niente tosse e nessuna perdita né del gusto né dell'olfatto. E così, senza sospettare il contagio, la 42enne va in pronto soccorso, dove il tampone rapido prima e quello molecolare dopo danno esito positivo. "Era il Covid". Ora la malattia non è che un ricordo: Lucia ne è uscita prima di Natale. Adesso sa che i dolori muscolari molto forti possono essere una spia del virus. "Dolori da ossa rotte", come dice il professor Angarano.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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