Come ogni disciplina, anche la scienza farmacologica possiede un suo linguaggio specifico, che fa ricorso a termini spesso non noti al profano o che in un contesto medico assumono un significato leggermente diverso da quello quotidiano. Nelle pagine seguenti viene data la definizione di una serie di termini di cui il testo corrente non sempre spiega il significato. Alcuni di questi termini si riferiscono ad azioni ed effetti di farmaci, altri descrivono metodi di somministrazione, altri ancora riguardano particolari condizioni indotte dall'uso di farmaci.
Nel'corso della trattazione, tali parole sono state stampate in un pulsante con un link, per segnalare al lettore che sono incluse e spiegate un'altra pagina che si può raggiungere cliccando sul pulsante stesso.
Il glossario si compone di voci organizzate in ordine alfabetico e stampate in nero. Alcune rimandano ad altre voci del glossario stesso o al testo corrente, quando ciò può essere utile per chiarire la definizione data.
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Emulsione |
Combinazione di due sostanze che normalmente non si amalgamano, in cui cioè le particelle di una sono sospese nel liquido dell'altra. Molte lozioni sono emulsioni, e devono essere agitate prima dell'uso nel caso in cui le due sostanze tendessero a separarsi.
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Endorfine |
Insieme di sostanze presenti naturalmente nel cervello. Esse vengono liberate in risposta a uno stimolo doloroso e si legano a dei recettori specifici per attenuare la percezione del dolore. Gli analgesici stupefacenti, per esempio la morfina, agiscono simulando l'azione delle endorfine. Vedi anche "Analgesici".
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Enzima |
Proteina che controlla la velocità di una o più reazioni chimiche dell'organismo. Nel corpo umano sono presenti migliaia di enzimi (quelli noti sono più di 800). Ogni tipo di cellula produce un insieme specifico di enzimi: per esempio, le cellule epatiche contengono degli enzimi che stimolano la scomposizione delle sostanze nutritive e dei farmaci; le cellule dell'apparato digerente rilasciano degli enzimi che agevolano la digestione. Esistono farmaci che alterano l'attività enzimatica: per esempio, alcuni farmaci antitumorali arrestano lo sviluppo del tumore modificando la funzione enzimatica delle cellule tumorali.
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Espettorante |
Un tipo dì rimedio per la tosse che facilita l'eliminazione di muco, usato nel trattamento della tosse catarrosa. Vedi anche "Antitussivi".
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Farmacia |
L'arte di preparare e/o dispensare i farmaci. Si riferisce anche al luogo dove tali attività vengono svolte.
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Farmacista |
Laureato in farmacia che si occupa della preparazione e della vendita dei farmaci. I farmacisti sono in grado di dare consigli circa il corretto uso dei farmaci da banco e di quelli prescritti dal medico.
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Farmaco |
Qualsiasi sostanza usata nel trattamento di una malattia.
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Farmaco da banco |
Medicinale destinato all'automedicazione e ottenibile in farmacia senza ricetta. Dei farmaci da banco è consentita la pubblicità.
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Farmaco orfano |
Si dice di un farmaco efficace nel trattamento di una malattia rara, ma che spesso non viene immesso sul mercato a causa dello squilibrio tra il costo di produzione e i potenziali profitti.
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Farmacocinetica |
Termine che si riferisce alla reazione dell'organismo a un farmaco, al suo assorbimento nel torrente circolatorio, alla sua distribuzione nei vari tessuti, alla sua scomposizione e infine alla sua eliminazione dal corpo.
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Farmacodinamica |
Termine che descrive gli effetti o le azioni che un farmaco produce sull'organismo. Per esempio, l'attenuazione del dolore o la broncocostrizione sono effetti farmacodinamici che derivano dalla composizione chimica dei farmaci in questione.
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Farmacologo |
Studioso dei farmaci e del loro meccanismo d'azione. I farmacologi si occupano anche dello sviluppo di farmaci nuovi. I farmacologi clinici, in genere laureati in medicina, studiano soprattutto l'azione dei farmaci nella terapia di malattie specifiche, controllandone gli effetti sui pazienti nei test clinici e nella pratica medica.
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Farmacopea |
Pubblicazione che elenca e descrive le sostanze, attive e inattive, usate in terapia. Questo termine sì riferisce in genere a una pubblicazione ufficiale, emanata dallo Stato. Usata come opera di consultazione dall'industria farmaceutica, dai medici e dai farmacisti, la Farmacopea descrive materie prime, preparati finiti e metodi analitici che possono essere usati per identificare le singole sostanze e determinare il loro grado di purezza.
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Fleboclisi |
Vedi Infusione endovenosa.
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Formula chimica |
Sistema convenzionale per esprimere, attraverso simboli e numeri, gli ingredienti di un composto chimico. Esiste una formula per ogni sostanza chimica identificata. La formula dell'acqua, per esempio, è H2O, il che sta a indicare che la sua molecola è composta da due atomi di idrogeno (H2) e da uno di ossigeno (O). Tutti i farmaci hanno formule più complesse.
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carattere medico scentifico, che in ogni caso non possono sostituire i consigli
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