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  1. In data 12/09/2017 07:21:41 a pubblicato
    TopGan
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    Ecco l’auto elettrica ‘made in Bari’, schiaffo della Puglia alle multinazionali: “200 km con una ricarica, costo 10.000 euro

    Promosso da Tua Industries, il progetto del prototipo di una minicar elettrica ‘made in Bari’ è in programma al salone dell’Automotive della Fiera del Levante, nel padiglione 104. Si tratta di un quadriciclo pesante con motore elettrico che la Tua Industries, società che fa capo al fondo di investimento americano LCM (Lev Capital Management), subentrata con la reindustrializzazione della Om Carrelli di Modugno (Bari), ha realizzato e che presto partirà con la produzione vera e propria. Un veicolo in grado di percorrere 200 km con una sola ricarica elettrica. Il costo dovrebbe aggirarsi a poco più di 10.000 euro.
    “Questa vicenda è iniziata quando ero sindaco di Bari con un presidio vicino alla fabbrica perché una grande multinazionale, che aveva sostanzialmente preso brand, fatturato e apparecchiature, voleva chiudere l’attività per acquisire le quote di mercato. L’orgoglio degli operai ha impedito questo destino. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un progetto di reindustrializzazione, e oggi siamo arrivati al prototipo finalmente autorizzato dagli organismi competenti”.

    Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano partecipando questa mattina in Fiera del Levante, in anteprima assoluta, alla presentazione dell’auto elettrica prodotta da TUA Industries, il quadriciclo più leggero sul mercato, l’unico a quattro posti, realizzato con tecniche costruttive delle super cars.

    “Ci sono ancora difficoltà – ha continuato Emiliano – perché si tratta di mandare a regime una produzione che non è semplice e che ha bisogno di una importante capitalizzazione. Sto verificando la volontà degli imprenditori italiani ad andare avanti nel progetto, noi continueremo a sostenerli perché, al di là del significato del mantenimento occupazionale, è diventato un progetto industriale veramente interessante. La prima auto italiana totalmente elettrica. Questa auto potrebbe consentire a tutte le forze di polizia municipale in Italia di muoversi nei centri abitati colpiti dai superamenti dei PM10, almeno riducendo le emissioni delle auto pubbliche. Peraltro è un’auto comoda e silenziosa”.

    “È un’auto italiana e pugliese e questo chiude anche tutto il circuito dell’automotive pugliese e barese perché non avevamo ancora una produzione come questa, di un’auto intera. Come sempre combatteremo con tutta l’energia per difendere questo progetto neonato”.

    Sollecitato dai giornalisti sul futuro della produzione, Emiliano ha detto che “oggi si presenta il prototipo, ma che ci sono buone intese per la rete commerciale con importanti case automobilistiche per vendere queste automobili”.

    “Speriamo 
    – ha concluso Emiliano – che tutto vada bene. I nemici delle produzioni industriali nel Mezzogiorno ci sono sempre, ora bisognerà schivarli tutti e portare la fabbrica a regime. Penso che una volta considerato il prototipo e individuata la determinazione di noi tutti ad andare avanti,  la necessità di altri investitori non dovrebbe essere insormontabile”.



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  2. In data 12/09/2017 07:21:33 a pubblicato
    Tonia Ferraro
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    www.lospeakerscorner.eu

    La recensione cinematografica del nostro Ciccio Capozzi, #Babydriverilgeniodellafuga, il film scritto e diretto da  #EdgarWright http://wp.me/p60RNT-27M



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  3. In data 10/09/2017 13:13:24 a pubblicato
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  4. In data 10/09/2017 09:13:50 a pubblicato
    TopGan
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    Orbassano, al San Luigi nasce il "giardino terapeutico" per i pazienti ricoverati

    Uno spazio nel verde con percorso riabilitativo e un'area dove poter incontrare i propri animali domestici

    All'ospedale San Luigi di Orbassano è nato il "giardino terapeutico". Seguendo l'ispirazione "anglosassone" che propone i cosiddetti giardini della salute, il progetto sfrutta l'ampia area verde che costeggia il nosocomio, realizzando uno spazio che permette a pazienti e famigliari, di vivere momenti di normalità durante il periodo di cura.

    L'area, creata anche grazie ad "AbilityAmo", l'associazione presieduta dalla professoressa Federica Gamna, è stata inaugurata martedì 11 aprile e comprende, fra i sentieri e vari spazi, un percorso riabilitativo per pazienti che necessitano di recuperare la capacità motoria ma anche un'area dove è possibile trascorrere qualche momento di serenità con i propri animali domestici.

    Un progetto quello del giardino terapeutico, che permette ai malati di distrarsi e in qualche modo, pur continuando le cure, di vivere alcuni momenti di normalità. "La fase due della sanità piemontese - ha dichiarato Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità - si costruisce con la collaborazione di tutti i professionisti della nostra sanità e attraverso iniziative di umanizzazione come quella che abbiamo inaugurato al San Luigi.

    Un giardino terapeutico aperto ai ricoverati che risponderà ai bisogni di cura di numerose patologie, come hanno ben spiegato i medici". Progetti analoghi sono previsti anche all'ospedale di Piossasco, al Mauriziano di Torino e fuori provincia, ad Alessandria e Asti.


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  5. In data 09/09/2017 19:05:37 a pubblicato
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    3 modi facili per aprire e servire il MELOGRANO


    Il melograno è un frutto dalle proprietà straordinarie, ma è sempre complicato da aprire e servire per gustarne i chicchi e portarlo in tavola potrebbe mettere in difficoltà gli ospiti. Un vero peccato perché è un frutto gustoso e fresco! Ecco allora tre modi pratici per tagliare, aprire, sgranare e servire il melograno.

    1 Servire il melograno sgranando i chicchi

    Il primo metodo molto pratico prevede di sgranare il melograno tagliando la calotta dalla parte del fiore, poi schiacciare il melograno con le mani sul tavolo facendolo rotolare un po’, quindi con un coltello fare alcune incisioni, come per tagliare degli spicchi, ma leggere. Quindi bisogna rovesciare il melograno e battere con con un cucchiaio in modo deciso su tutta la buccia, i semi si staccheranno in pochi secondi e come per magia saranno tutti nel piatto.

    2 Servire il melograno con solo il succo

    A chi il melograno non piace molto per via dei semini potrebbe cambiare idea con il secondo metodo molto veloce per servire il melograno che è quello di ottenere il succo. Non tutti sanno che basta tagliarlo in due e usare semplicemente uno spremiagrumi come se fosse un’arancia per ricavarne facilmente il succo. Ottimo, rinfrescante e ricco di vitamine! Perfetto per grandi e bambini!

    3 Servire il melograno a spicchi

    Il terzo metodo per servire il melograno è il più bello da vedere, e da portare in tavola. Con un coltello si taglia la calotta e poi si seziona la buccia del melograno a spicchi in corrispondenza delle pellicine interne, poi delicatamente si apre e si ottengono tanti spicchi di melograno. Togliamo un po’ di pellicine ed eccolo pronto da mangiare!



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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