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  1. In data 23/10/2016 07:43:32 a pubblicato
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    C’è l’ok per tunnel di Corso Grosseto, con alcune variazioni

    Appendino modifica il progetto in accordo con il ministero delle Infrastrutture e la Regione

    E’ stato deciso di completamento di corso Venezia da via Breglio fino all’allacciamento con il raccordo autostradale della Torino-Caselle, di abbattere il cavalcavia in due tempi e di mantenere in attività la vecchia stazione ferroviaria di Madonna di Campagna.


    C’è il sì al tunnel di corso Grosseto, ma il Comune di Torino ha concordato con il ministero delle Infrastrutture, il Cipe (il comitato per la programmazione economica) e la Regione alcune varianti progettuali per migliorare l’opera.


    Si tratta di interventi strutturali che comporteranno costi aggiuntivi per la Regione. Nessun congelamento dell’opera quindi, ma la sua prosecuzione senza correre il rischio di perdere i finanziamenti. Dal dialogo tra Chiamparino e Appendino, con i rispettivi assessorati, si è giunti all’accordo. 

    Quindi il tunnel sarà costruito, ma sarà realizzata una viabilità alternativa per alleggerire il nodo Grosseto/Potenza utilizzando quale asse di scorrimento est/ovest in via prioritaria Reiss Romoli, che sarà soggetta a riqualificazione. Poi sarà completato corso Venezia da via Breglio fino all’allacciamento con il raccordo autostradale della Torino-Caselle definito “asse fondamentale di accesso alla città”.



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  2. In data 22/10/2016 20:09:30 a pubblicato
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    Francia: ormai è guerra civile, ma la stampa censura tutto

    Poliziotti in rivolta, immigrati scatenati, professori e medici nel mirino dei fanatici. Paese nel caos e Hollande chiuso a palazzo come Ceaușescu

    La Francia è sull'orlo del caos. Tra martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, per la seconda notte consecutiva centinaia di poliziotti, esasperati dagli ordini suicidi e genocidi della sinistra di governo, sono scesi in strada in varie città a cominciare da Parigi dove hanno bloccato il traffico della zona dei Campi Elisi e accanto alle loro auto coi lampeggianti accesi hanno cantato quell'inno nazionale che la "gauche" vorrebbe cambiare perché "troppo di destra".
    Il governo e il direttore della Polizia Nazionale avevano minacciato gli agenti e spiegato nel pomeriggio di martedì che tali azioni dimostrative erano "inaccettabili" e comportavano gravissime punizioni, ma i poliziotti hanno risposto che inaccettabile è fare da passivi testimoni all'eliminazione del proprio popolo. "A questo punto - scrive Le Figaro - al Ministero dell'Interno si è diffuso il panico e si è dato ordine di rafforzare la guardia alle entrate del palazzo presidenziale". Agenti "fedeli" al presidente schierati contro la massa "ribelle". Scene che sembrano uscire dalla Bucarest assediata del tiranno comunista Ceaușescu (peraltro compagno di merende della sinistra-champagne europea che poi lo ha rinnegato).
    Ma cosa sta succedendo? Si avvicinano le elezioni e la sinistra ha bisogno di vincere ancora grazie al voto dei "migranti" e così non solo si impennano le naturalizzazioni d'ufficio con cui si regala la cittadinanza (soprattutto - secondo i dati - a magrebini e subsahariani) ma si alza la soglia delle "marachelle" tollerate. Le bande di "nuovi francesi" che ormai da anni controllano tutte le periferie francesi e che dieci anni fa scatenarono quella che Le Pen definì la "prova generale della guerra civile", negli ultimi mesi hanno fatto una escalation incredibile.
    Non passa giorno senza che nelle scuole e negli ospedali professori e medici vengano aggrediti da gruppi di fanatici che li accusano di razzismo o scarso rispetto delle loro leggi che sono diverse da quella "infedele" francese. L'elenco delle botte ai "formaggini bianchi" lo si trova su alcuni giornali ed è infinito ma l'ultimo episodio di "colore" riguarda un professore massacrato di botte per aver ricordato agli alunni di essere lui il maestro: offesa intollerabile visto che, come gli è stato ricordato, l'unico maestro è Allah, e non parliamo poi della "offesa" rappresentata dalla presenza di insegnanti donne e dalla "intollerabile offesa" degli "Asterix bianchi" che vorrebbero insegnare a scuola la storia e la cultura "degenerata" francese.

    Dalle sberle però si è passati in questi giorni alle molotov contro le scuole e persino la ministra dell'Istruzione, di origine magrebina, ha dovuto ammettere che i funzionari pubblici sono ormai nel mirino e che la situazione è grave. Se ne erano accorti per primi i poliziotti che da un lato sono in prima linea sul fronte del terrorismo vero e proprio e dall'altro fronteggiano quotidianamente le periferie che sono zone dove spesso i fanatici si formano e si nascondono trovando collusioni e simpatie. Stati nello Stato, territori perduti della Repubblica dove dalle sassate alle poche auto di pattuglia si è passati alle bottiglie incendiarie di tre settimane fa che hanno ferito gravemente due agenti e hanno fatto traboccare il vaso.



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  3. In data 22/10/2016 19:49:13 a pubblicato
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    Strana scoperta a Serra San Bruno! Si pensa sia un’astronave!

    Strana scoperta per le montagne di Serra San Bruno!

    Incredibile ritrovamento in provincia di Catanzaro, precisamente a Serra San Bruno. “Ero a caccia col mio cane” spiega Mario Vitaliano “a un certo punto mi sono imbattuto, in una zona un po’ più alta della montagna, in cui, in verità, non mi ero quasi mai addentrato, in questa specie di capsula, come di ferro, ma non so bene che materiale fosse, di sicuro qualcosa di molto duro. Ho chiamato le autorità, e, dopo avergli spiegato la mia esatta posizione, sono riusciti a rintracciarmi”.

    Sul posto son giunti subito gli esperti. Il noto ufologo Alvaro Pairfid dice: “Negli anni ’70 del secolo scorso, si è molto parlato di alcune astronavi  che gli extra-terrestri avrebbero impiantato sul nostro pianeta. Qualcosa di solido, come delle case, delle casupole. Francamente, finora, in nessuna zona del mondo si son mai rilevati tali costruzioni. Qualche mio collega ha avanzato l’ipotesi che le piramidi fossero delle basi costruite dagli alieni. Ma in territori come quello italiano, è la prima volta che si entra in contatto con un tipo di realtà come questo. Bisognerà scavare fino in fondo, entrando dalla parte principale, sono molti i disegni che fanno pensare a una mano non umana. Beh, che dire. Una fantastica scoperta”.

    La notizia ha destato molto clamore. Domattina arriveranno alcuni studiosi sudamericani per meglio approfondire l’intricata vicenda. Intanto la zona è stata sottoposta a sequestro da parte della autorità e sarà sorvegliata, giorno e notte, da alcuni vigilanti. Fino a quando non si sarà in grado di saperne di più, meglio non far avvicinare nessuno. Nelle prossime ore speriamo di esser in grado di dirvi di più.



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  4. In data 22/10/2016 18:54:25 a pubblicato
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    LA RAI AUMENTA LO STIPENDIO DELLA LITTIZZETTO, 1OO MILA EURO A PUNTATA, CIOÈ 5 MILA EURO AL MINUTO.


    Di Ermes Maiolica

    100 mila euro a puntata per interventi che non superano i venti minuti ogni volta. Significa 5 mila euro al minuto. Tanto costerebbero la parola, la sapienza, la figura, la comicità, il talento nientemeno che di Luciana Littizzetto, l’attrice piemontese ospite fissa dal 2005 di “Che tempo che fa”, la trasmissione in onda ogni fine settimana su Raitre. 5 mila  euro al minuto di soldi pubblici per la caustica fustigatrice dei costumi altrui.

    La notizia l’ha data il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, nell’aula di Montecitorio, durante il dibattito sul disegno di legge di riforma della Rai. Mentre il governo dava parere contrario ad un emendamento che voleva rendere pubblici tutti i compensi artistici superiori ai 900mila euro l’anno, l’ex ministro forzista ha preso la parola e ha snocciolato numeri e nomi.

    Ha fatto l’elenco dei Paperoni della Tv, svelando stipendi da brivido per personaggi dello spettacolo che hanno costruito, negli anni, ricchezze e patrimoni. Brunetta, in particolare, ha fatto il nome dell’immancabile Fabio Fazio (che – a suo dire – “guadagnerebbe 20-25 milioni di euro in due o tre anni”), del giornalista Massimo Giannini (“900mila euro annui”) e della fustigatrice piemontese dei costumi nazionali, quella Littizzetto che per qualche minuto di battutine un po’ grevi e senza ormai grande acume, porterebbe a casa ben “100 mila euro a puntata”.

    Una cifra blu, secondo Brunetta, soprattutto in tempi di canone da inserire nella bolletta Enel, diventando di fatto una nuova utenza fissa nel bilancio degli italiani.

    Non è la prima volta, del resto, che Luciana viene criticata per i super compensi – super per dimensioni ma anche per proporzioni rispetto alla prestazione artistica. Già negli anni scorsi, si infiammò la polemica per i 700mila euro complessivi di cachet che avrebbe incassato per le due edizioni del Festival di Sanremo. Guadagni che la portarono, nel 2008, con una dichiarazione dei redditi di 1,8 milioni di euro, tra i primi 500 contribuenti italiani.

    Soldi che la Littizzetto sa come gestire e amministrare. A farle il conto patrimoniale ci pensò, due anni fa, Stefano Filippi, del Giornale, che pubblicò una dettagliata inchiesta sul vero e proprio tesoro immobiliare della Littizzetto che possiederebbe ben 21 immobili (34 appartamenti, 16 garage e un deposito), quasi tutti intestati unicamente a lei, la stragrande maggioranza in Piemonte, nel paesino natale e a Torino.



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  5. In data 22/10/2016 18:12:49 a pubblicato
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    Il Pd ha barato sui conti: 3 miliardi di buco a Torino

    Il sindaco Appendino scopre la voragine di debiti del Comune e ingaggia una società di revisione

    Alle scorse amministrative i Cinque stelle hanno conquistato due grandi città italiane piene zeppe di problemi.

    Roma, col disastro della raccolta rifiuti e delle partecipate, e poi Torino, la città più indebitata d'Italia in rapporto alle entrate. La grillina Chiara Appendino, nuovo sindaco torinese, siede sopra una voragine, anche se il predecessore Piero Fassino vanta di aver ridotto l'esposizione del Comune da 3,3 miliardi di euro a 2,89 miliardi rispetto alla gestione precedente (sempre Pd, con Chiamparino), un «rosso» che resta comunque da record, al 300% rispetto alle entrate (fonte Openpolis), molto peggio dello Stato italiano già campione di debito pubblico. Anche perché la cifra ufficiale sbandierata dagli ex amministratori (2,8 miliardi) è frutto di una previsione di entrate per il 2016, e poi non tiene conto di altri debiti, quelli verso le società partecipate del Comune, che farebbero salire l'indebitamento totale a oltre 4 miliardi di euro come ha più volte denunciato il notaio Alberto Morano, già candidato sindaco per il centrodestra.

    Il blog di Beppe Grillo, fiutando l'aria, aveva già messo le mani avanti prima del voto («In caso di vittoria del M5s a Torino non vorremmo ritrovarci a gestire i disastri causati da Chiamparino e Fassino»), la Appendino ci si è ritrovata per davvero e si è subito accorta che le entrate del 2016 erano state sovrastimate da Fassino. Non solo, nel conteggio non sono calcolati i crediti commerciali con le società del Comune, a partire da Iren Spa (si parla di 180 milioni di euro) e poi 38 milioni di euro con Gtt, la società del trasporto locale torinese di cui il Comune di Torino è azionista unico. Tutte cifre che non rientrano nel bilancio comunale, anche se poi chi ci (ri)mette i sodi è proprio il Comune.

    La reale fisionomia della voragine dei conti di Torino è talmente oscura che la Appendino ha deciso di chiamare una società di revisione esterna, per periziare i conti del Comune di Torino e fare luce sui conti dell'amministrazione comunale, compresa la galassia delle partecipate. Una due diligence sullo stato finanziario del Comune, come quella che il commissario prefettizio Tronca aveva ordinato per Roma (e che fece emergere lo scandalo degli immobili comunali dati in affitto per pochi spiccioli). Ma come si è arrivati ad una passività monstre di quasi 3 miliardi di euro (o più)? L'esplosione del debito di Torino, città che dal '93 è amministrata dal centrosinistra (Ulivo, Ds, Pd), si verifica dopo il 2006, in piena stagione Chiamparino, attuale governatore del Piemonte. Tra le voci che fanno lievitare il deficit del Comune ci sono soprattutto le opere infrastrutturali connesse alle Olimpiadi invernali tenutesi appunto a Torino nel 2006. Una montagna, anche di debiti per Torino, decretato dalla Cgia di Mestre come «il Comune capoluogo più indebitato d'Italia». Il bilancio comunale, poi, è farcito di derivati, strumenti finanziari spesso usati dalle amministrazione pubbliche, ma rischiosi. «L'amministrazione comunale a Torino ha in essere circa 800 milioni di euro di derivati OTC scritti su questo debito e paga interessi passivi che vanno dai 16 ai 18 milioni di euro annui, sarebbe di grande interesse avere copia di questi contratti» scrive su Formiche.net l'economista Chiara Oldani. Il lavoro certo non mancherà per l'advisor della Appendino.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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