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In data 15/09/2016 20:29:30 a pubblicato
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Francia di nuovo in piazza contro la riforma del lavoro: a Parigi feriti ed arresti
Cortei in oltre cento città della FranciaRennes, Le Havre, Lione, Clermont-Ferrand, Grenoble, Châteauroux, le manifestazioni di questa 13esima giornata di mobilitazione - talvolta accompagnate da violenze, feriti e arresti come nella capitale - sono state organizzate per dire ancora una volta no al testo promulgato ad agosto su proposta dell'esecutivo socialista. Esecutivo chiamato adesso a varare una lunga serie di decreti applicativi su questioni particolarmente spinose, come l'orario di lavoro, il referendum in azienda, gli accordi cosiddetti "offensifs" (vale a dire: in favore dell'occupazione, si lavora di più ma si guadagna di meno, per rendere la propria azienda piu competitiva rispetto alla concorrenza), che saranno pubblicati ad ottobre. Almeno un manifestante e 5 poliziotti sono rimasti feriti a Parigi durante una manifestazione contro le riforme del lavoro. Nei pressi di Piazza della Repubblica ci sono stati momenti di grande tensione a margine del corteo, con scontri e lanci di cocktail molotov. Le fiamme delle bottiglie molotov hanno investito le gambe di un agente. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni. Nella capitale francese, secondo la polizia, sono scese in piazza circa 13.000 persone per protestare contro la legge sul lavoro, una cifra che invece per il sindacato Cgt è di almeno 40mila manifestanti. La prefettura di polizia ha dato notizia di 9 fermi, di cui due per violenze contro le forze dell'ordine, prima e durante la manifestazione. Parola d'ordine degli oppositori è l'abrogazione di un testo che stabilisce la supremazia degli accordi d'azienda, in materia di orario di lavoro, su quelli di settore. "Il grande perdente di questa legge è François Hollande", gridano i manifestanti: tredici giornate di mobilitazione, una petizione record contro il testo, sondaggi a picco, ricorso a una specie di voto di fiducia previsto nella costituzione per far passare il testo in parlamento.
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In data 14/09/2016 10:39:05 a pubblicato
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E Gesù sposò Maddalena: non è Dan Brown, ma un codice del 570 d.C.
Scritto in siriaco su pergamena sarà presentato domani alla British Library
Un altro tassello fortifica la ancora traballante tesi che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù e la madre dei suoi figli. Un libro scritto nel 570 in siriaco su pergamena, e ora custodito alla British Library, racconta una storia diversa da quella dei quattro Vangeli canonici, molto più vicina - come si è affrettata a ironizzare la Chiesa d’Inghilterra - al Codice da Vinci di Dan Brown. Ma il numero di antichi documenti che conferma questa tesi continua a crescere, e decine di seri studiosi vi si stanno dedicando senza pregiudizi. Domani la stessa British Library terrà una conferenza stampa, e si conosceranno altri dettagli. Il libro proviene da un monastero egizio ed era stato acquistato nel 1847 dal British Museum. Probabilmente si tratta di una traduzione dall’aramaico di un testo più antico. Redatto in 29 capitoli, racconta la storia di Joseph, un giovane molto noto all’epoca, conosciuto dall’imperatore Tiberio e dal faraone d’Egitto (forse Natakamani), che lo considerava figlio di Dio. A 20 anni Joseph va in sposo ad Aseneth, che gli dà due figli: Manasseh ed Ephraim. Simcha Jacobovici, giornalista investigativo israeliano che scrive anche sul New York Times, e Barrie Wilson, professore di ricerche religiose a Toronto, hanno studiato per sei anni il manoscritto e raccolto le loro deduzioni nel libro The Lost Gospel, il vangelo perduto.In una delle prime pagine dell’antico testo il misterioso autore avverte che tutto quello che segue è scritto in un codice che va interpretato. I riferimenti cristiani contenuti nelle pagine sarebbero però così tanti che non è necessario essere Robert Langdon per capire che i nomi di Joseph e Aseneth nascondono quelli di Gesù e Maria Maddalena. Nel testo si narra che alla donna, dopo la morte del marito, viene somministrata l’eucarestia, «il pane e il calice della vita». Gli unici quattro Vangeli autorizzati dalla Chiesa dopo le riforme di Costantino non raccontano nulla della vita di Gesù tra la sua infanzia e l’età matura, un periodo nel quale, per un «rabbi», sarebbe stato obbligatorio sposarsi. Ma la storia di Joseph e Aseneth sarebbe raccontata anche in altri manoscritti, sopravvissuti alla sistematica distruzione dei Vangeli apocrifi solo grazie al fatto che celavano la vera identità dei due sposi. Anche il testo della British Library non sembra però sfuggito alla censura: alcune pagine sono state vistosamente strappate via. Due anni fa la docente di Harvard Karen L. King aveva annunciato la scoperta di un frammento di papiro in copto di uno di questi testi perduti, nel quale si legge: «E Gesù disse loro: mia moglie…». Ma secondo Jacobovici e Wilson basta anche solo scorrere i Vangeli di Marco, Luca, Matteo e Giovanni per convincersi che Maddalena aveva un ruolo di primissimo piano accanto a Gesù. Assiste alla crocifissione, alla sepoltura e alla scoperta della tomba vuota. Lava il corpo del Cristo, cosa consentita solo alle mogli o ad altri uomini, ed è la prima persona alla quale Gesù si rivolge dopo la resurrezione. Il sentimento popolare, soprattutto in Francia, non ha avuto bisogno di aspettare Dan Brown per venerare Maria di Magdala come la seconda donna più importante del Cristianesimo dopo la Vergine Maria, nonostante papa Gregorio Magno l’avesse bollata nel 590 come una prostituta, commettendo un vistoso errore - forse meditato e voluto - di interpretazione dei testi canonici. Per secoli è stata ritratta dai grandi maestri, da Tiziano a Caravaggio a Canova, come una penitente afflitta dai suoi peccati: che sia stata o no la moglie di Gesù, era un destino che non meritava.VITTORIO SABADIN
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In data 14/09/2016 09:01:32 a pubblicato
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Equitalia addio, giornata storica: qual è la regione italiana che l'ha "licenziata", cosa cambia
"Oggi la Regione Lombardia ha licenziato Equitalia. Come avevamo promesso. Siamo la prima Regione a farlo. Nella seduta odierna la giunta ha approvato la proposta dell'assessore Garavaglia di affidare, a partire dal 15 settembre, la riscossione dei tributi di competenza regionale a un nuovo concessionario". Lo annuncia il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sul suo profilo Facebook. "Ciò significa riduzione dei costi per la Regione, riduzione delle spese per i contribuenti e, soprattutto, un rapporto con i cittadini e le imprese rispettoso e attento alle esigenze individuali", conclude.
La seduta della Giunta regionale ha sancito l'avvio del nuovo sistema diriscossione coattiva a partire dal 15 settembre 2016
attraverso il nuovo Concessionario Rti Publiservizi e Duomo GPA, "individuato - spiega una nota di Regione Lombardia - mediante una gara ad evidenza pubblica, su scala europea". Questo comporterà, per Regione Lombardia, una riduzione dei costi di aggio, che passeranno dall'8% al 5,9%, e per i contribuenti una riduzione delle spese postali. "Viene quindi eliminata - spiega la nota - la cartella esattoriale e introdotta l'ordinanza ingiunzione di pagamento quale strumento per il recupero coattivo delle somme dovute a Regione Lombardia e risultate inevase anche a seguito di comunicazioni informali finalizzate a
regolarizzare la posizione avvalendosi degli istituti giuridici deflattivi del contenzioso (avvisi bonari, ravvedimento operoso)".
Congiuntamente all'abbandono di Equitalia, la Regione ha realizzato una campagna di regolarizzazione agevolata, che, anche al fine di creare le condizioni per un'efficace riscossione della tassa automobilistica, ha prodotto una significativa riduzione delle posizioni: la campagna ha permesso di regolarizzare circa 1.000.000 di posizioni relative alla tassa automobilistica. "L'abbandono di Equitalia centra l'obiettivo, perseguito da Giunta e Consiglio regionali, un fisco vicino al cittadino creando un modello di fiscalità regionale più vicina al contribuente, che nel rispetto delle normative vigenti, viene valorizzato primariamente in quanto cittadino".
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In data 14/09/2016 08:53:51 a pubblicato
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ATTENZIONE: TEMPORALE SU MELFI, A CAUSA DI ALLAGAMENTI ALCUNE STRADE SONO CHIUSE AL TRAFFICO
Il forte temporale che sta interessando in queste ore il Vulture-Melfese sta creando diversi problemi alla circolazione nella città di Melfi.
Si segnalano alcune strade chiuse al transito per allagamenti, tra queste via Dante Alighieri e la strada di collegamento tra via Foggia e il quartiere Bicocca (dove si attraversa il passaggio a livello).
Prestare la massima attenzione.
Le foto sono state scattate dai nostri lettori.
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In data 12/09/2016 08:21:43 a pubblicato
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CLAMOROSO A TORINO: L'APPENDINO DA UN DURO COLPO ALLA MAFIA DELLE SLOT MACHINES
La mozione è stata depositata nella giornata di ieri dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Alberto Unia. in passato, proprio intorno al fenomeno del “gioco”, l’attuale maggioranza guidata da Chiara Appendino si era scontrata con il Partito DemocraticoTORINO - Giocare a slot e videopoker? Si potrà continuare a farlo, ma con orari limitati. E’ questo uno dei primi provvedimenti che il Movimento 5 Stelle ha deciso di portare in aula, una volta che il Consiglio comunale ritornerà dalle vacanze di agosto. Regole più severe dunque, per limitare il fenomeno del gioco d’azzardo legale. La mozione, con cui si impegna la sindaca a predisporre un’ordinanza che limiti gli orari di gioco, è stata depositata ieri pomeriggio dal Capogruppo Alberto Unia, accompagnato dalla consigliera Chiara Giocosa.Anni di battaglie sul fenomeno della ludopatiaIl fenomeno della ludopatia d’altra parte sta diventando una vera e propria emergenza, capace di coinvolgere circa 15 milioni di giocatori in Italia. Un dato davvero allarmante se si pensa che di questi, ben 3 milioni sono considerati a rischio patologico mentre circa 800.000 presentano già segnali di una patologia cronica. E’ per questo motivo che nei prossimi mesi, anche su spinta della Regione, verranno organizzate iniziative di informazione, educazione e sensibilizzazione. Che il tema stesse a cuore della nuova maggioranza non lo scopriamo di certo oggi. Già in passato infatti il Movimento 5 Stelle, guidato da una battagliere Chiara Appendino, aveva contestato alla precedente amministrazione di dare troppo spazio al gioco. A scatenare le discussioni più accese, nel luglio del 2012, era stato lo slogan «Con il gioco del Lotto la città diventa più tua». La dura opposizione aveva poi portato, qualche mese dopo, alla modifica del regolamento in cui il Consiglio comunale aveva inserito l’obbligo di rifiutare sponsorizzazioni per pubblicità collegate a tabacco, superalcolici, gioco d’azzardo e materiale pornografico.Già 18 i Comuni con orari limitati in provinciaIl provvedimento rappresenterà una vera stretta verso il gioco d’azzardo. L’adesione della Città di Torino alle nuove regole ferree, unita alle ordinanze già adottate da 18 Comuni della provincia, farà si che per un giocatore sarà sempre più difficile trovare sale per giocare in certi orari. La direzione presa dalla città è quella giusta dunque, ma la strada è ancora lunga. La maggioranza lo sa e promette un impegno «totale»: «E’ una piccola parte di un impegno più ampio che vogliamo assumere. Vogliamo contrastare le forme di dipendenza, cercando di prevenirne le cause», sono le parole del Capogruppo Unia. Torino si prepara ad infliggere un duro colpo al gioco d’azzardo legalizzato.
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LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.