La Bacheca del sito di TopGan da dove potete vedere quello che succede nel sito e potete postare quello che pensate e pubblicare i vostri articoli, annunci tutto gratuitamente.
Se volete condividere in questa bacheca il vostro sito o articolo e una pagina inserite questo codice qui sotto nel vostro sito o pagine da condividere e poi basta un click e tutto sarà condiviso.
<a title="Aggiungi a TopGan" rel="nofollow" target="_blank" href="https://www.topgan.it/sharing?url=Url della tua pagina"><img style="width: 100%" src="https://www.topgan.it/Images/topgan-logo-255x252.png" alt="topgan"></a>
![]() |
![]() |
-
In data 22/01/2021 08:09:21 a pubblicato
TopGan
Condividi
o
Commenta
Due farmaci per l'artrite reumatoide diminuiscono la mortalità per Covid-19
Lo studio clinico Remap-Cap mostra dati positivi per gli anticorpi monoclonali tocilizumab e sarilumab in pazienti in terapia intensiva. In Gran Bretagna via libera al loro utilizzo
Buone notizie dal Regno Unito. Anche se la crisi del sistema sanitario è lungi dal rientrare, i risultati dello studio clinico Remap-Cap, resi pubblici dal governo, restituiscono un po’ di respiro. In più di un senso. Sembra infatti che la somministrazione di tocilizumab e sarilumab, due farmaci impiegati per il trattamento dell’artrite reumatoide, a pazienti Covid-19 in condizioni critiche diminuisca il tasso di mortalità rispetto alle cure standard dal 36% al 27%. Inoltre le persone trattate hanno potuto lasciare l’ospedale fino a 10 giorni prima.
Dall’artrite reumatoide a Covid-19
Nell’ultimo anno i medici hanno imparato che il maggiore pericolo dell’infezione da coronavirus deriva dalla reazione spropositata del sistema immunitario di alcuni pazienti, che nel tentativo di debellare l’infezione provoca uno stato di iper-infiammazione che danneggia tessuti e organi. Capito questo, sono partite diverse sperimentazioni per valutare gli effetti del ricorso a farmaci antinfiammatori sull’evoluzione della malattia da coronavirus, ma finora solo l’impiego di cortisonici come il desametadone aveva dato qualche prova di efficacia in caso di malattia grave e critica.
Almeno fino a oggi. Di recente, infatti, il governo britannico ha annunciato il successo dello studio clinico internazionale Remap-Cap, svoltosi in buona misura nel Regno Unito: lo studio ha dimostrato che somministrare da subito a pazienti Covid-19 in condizioni critiche (ricoverati in terapia intensiva con supporto respiratorio e danno d’organo) tocilizumab o sarilumab in aggiunta alle cure standard (che comprendono desametasone) ha effetti positivi sulla prognosi.
Tocilizumab e sarilumab sono farmaci antinfiammatori potenti per il trattamento dell’artrite reumatoide, una malattia infiammatoria autoimmune. Si tratta di anticorpi che agiscono bloccando l’effetto dell’interleuchina-6, una molecola che alimenta la risposta infiammatoria.
Meno morti, più letti
Lo studio internazionale ha coinvolto in totale 800 pazienti con Covid-19. Metà di loro è stata curata secondo il trattamento standard, l’altra metà, invece, ha ricevuto in aggiunta tocilizumab o sarilumab. Mentre nel gruppo in terapia standard la mortalità si è attestata al 36%, nel braccio del trial con trattamento aggiuntivo la mortalità si è fermata al 27%. Una riduzione significativa.
Inoltre i pazienti trattati si sono ripresi più velocemente e sono stati in grado di lasciare l’ospedale da 6 a 10 giorni prima rispetto a quelli nel ramo di controllo.
“Questo è un significativo passo avanti per aumentare la sopravvivenza dei pazienti in terapia intensiva con COVID-19”, ha commentato Jonathan Van-Tam, vicedirettore sanitario (Deputy Chief Medical Officer). “I dati mostrano che tocilizumab e probabilmente sarilumab (per il quale esistono meno dati, ndr) accelerano e migliorano le probabilità di recupero in terapia intensiva, che è fondamentale per aiutare ad alleviare la pressione su terapia intensiva e ospedali e per salvare vite umane”.
E’ stato calcolato che, nonostante un singolo ciclo di terapia costi dalle 750 alle 1.000 sterline, la somministrazione permetterebbe comunque un notevole risparmio economico: si riducono i costi in terapia legati alla terapia intensiva (2.000 sterline al giorno per persona) e anche quelli della riabilitazione.
Mi piace
Questo post piace a: 3 Persona/e
Nessuno ha commentato questo post
-
In data 14/01/2021 09:29:57 a pubblicato
TopGan
Condividi
o
Commenta
Renzi pensa alla popolarità e alla possibilità di crescere fregandosene dell'Italia.
Renzi la fatto per avere popolarità e visibilità sapendo che in questo momento e impossibile andare al voto, perché per lui sarebbe una sconfitta visto che perderebbe tutto con il suo 2% e quindi non supererebbe la quota di sbarramento rimanendo fuori da tutto anche dall'opposizione. Per non parlare che non finirebbero nemmeno una legislatura con tutto quello che ne consegue "vitalizi...". Quindi per lui andare l'apposizione o a qualsiasi altro stratagemma facendo continuare questa legislature e una vittoria ed una opportunità di riconquistare consensi.
Quindi ha pianificato facendo accordi con Salvini e sapendo che pure parte del PD l'avrebbe sostenuto.Perché proprio adesso? adesso perché è il momento più improbabile che si possa andare al voto e questo fatto gli permette di stare sicuro che molti parlamentari non lo abbandonano per la poltrona, ed è stato più facile accordarsi con Salvini e Berlusconi.Qualsiasi governo che si faccia con lui dentro è una vittoria perché sara sempre lui l'ago e quindi protagonista nel decidere la linea da seguire. L'unica sconfitta per lui è o un governo senza di lui o tornare al voto.
L'Italia paga un prezzo altissimo ma purtroppo se non elimina il cancro di Renzi si deve andare al voto per eliminarlo visto che non si trovano responsabili. Altrimenti sarebbe ancora peggio restare immobilizzata dai ricatti e dalle imposizioni dell' agenda imposta da Renzi. Il rottamatone ha pianificato tutto dall'inizio di un anno fa visto che era stato messo fuori dalla porta della politica, a visto il modo di rientrare dalla finestra facendo l'accordo un anno fa per formare il governo per poi uscire dal suo partito formandone uno suo cosi che potesse essere l'ago della bilancia ed essere lui a dare le carte e dettare l'agenda del governo. Ecco perché questo governo non ha potuto fare molto andava con chi teneva il freno tirato con le suo minacce.
Mi piace
Questo post piace a: 3 Persona/e
-
In data 22/01/2021 11:15:36 a pubblicato
TopGan
Condividi
o
Commenta
Il mal di schiena sintomo del Covid: una 42enne scopre così il contagio. L'infettivologo: "Dolori da ossa rotte soprattutto per le donne"
Il caso di una paziente di Molfetta di 42 anni che ha scoperto il contagio dopo essere finita in pronto soccorso per le fitte. L'infettivologo Angarano: "Accade soprattutto nelle giovani donne nella fase iniziale del Covid"Medici e scienziati lo sanno bene: il Covid-19 può manifestarsi con dolori muscolari molto forti. "Da ossa rotte", rimarca il professor Gioacchino Angarano, lo specialista che prima di vestire i panni di consulente dell'Asl Bari per la riconversione dell'ospedale San Paolo è stato per anni al timone del reparto Malattie infettive del Policlinico. "Questi dolori molto forti si presentano specialmente nelle donne, anche giovani. E soprattutto nella fase influenzale dalla malattia, ovvero ai suoi esordi", conferma l'infettivologo barese.
Dolori muscolari. Forti, molto forti, dunque. Anche un mal di schiena importante. Come nel caso di Lucia, la donna di 42 anni di Molfetta che, secondo quanto riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ha scoperto di aver contratto il Coronavirus dopo essere passata per il pronto soccorso dell'ospedale Don Tonino Bello. La storia risale a fine novembre.
"Ho iniziato improvvisamente ad accusare dolori molto forti alla schiena, ma inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto", racconta la donna, che è madre di due bambine di otto e 10 anni.
"D'accordo con il mio medico ho iniziato ad assumere antidolorifici, ma senza ottenere alcun risultato. Anzi, le mie condizioni sono peggiorate", aggiunge. Non ha mai avuto i sintomi tipici del Covid. Niente febbre o raffreddore, niente tosse e nessuna perdita né del gusto né dell'olfatto. E così, senza sospettare il contagio, la 42enne va in pronto soccorso, dove il tampone rapido prima e quello molecolare dopo danno esito positivo. "Era il Covid". Ora la malattia non è che un ricordo: Lucia ne è uscita prima di Natale. Adesso sa che i dolori muscolari molto forti possono essere una spia del virus. "Dolori da ossa rotte", come dice il professor Angarano.
Mi piace
Questo post piace a: 1 Persona/e
Nessuno ha commentato questo post
-
In data 21/01/2021 17:24:30 a pubblicato
TopGan
Condividi
o
Commenta
Ricarica rapida in auto: arriva la batteria che fa «il pieno» in cinque minuti
L’israeliana StoreDot ha messo a punto un nuovo dispositivo agli ioni di litio: non è un prototipo, ma un prodotto già industrializzato in Cina
di Elena ComelliE' nata la batteria del futuro. Dopo otto anni di ricerche, l'israeliana StoreDot è riuscita a produrre una batteria agli ioni di litio per l'auto elettrica che si ricarica in cinque minuti, quanto un pieno di benzina per una macchina tradizionale. Non è un prototipo, ma un prodotto già industrializzato, sfornato dagli stabilimenti di Eve Energy in Cina.
StoreDot, pioniera del distretto dell'auto elettrica fiorito a Nord di Tel Aviv, ha già dimostrato l'efficiacia della sua batteria “a ricarica rapida estrema” sui cellulari, i droni e gli scooter, ma ora ha prodotto mille batterie per auto da far sperimentare alle compagnie automobilistiche.
Fondata nel 2012 da Doron Myersdorf, in questi anni StoreDot ha raccolto 158 milioni di dollari di finanziamenti da Daimler, Bp, Samsung e Tdk ed è stata nominata Pioneer 2020 da Bloomberg New Energy Finance. La palla, ora, passa ai distributori di energia elettrica, che alimentano le colonnine di ricarica: per caricare la batteria di StoreDot in cinque minuti, infatti, serve molta più potenza di quella utilizzata oggi.
Colonnine aggiornate
La startup israeliana sta lavorando per ottenere una ricarica di 160 chilometri in 5 minuti anche con le colonnine di ricarica attualmente in uso, ma per Myersdorf la strada da percorrere è dare più potenza alle colonnine. «Il collo di bottiglia per una ricarica extra rapida non è più la batteria», sostiene Myersdorf.
Mi piace
Questo post piace a: 1 Persona/e
Nessuno ha commentato questo post
-
In data 20/01/2021 08:44:26 a pubblicato
TopGan
Condividi
o
Commenta
Il MES. Senza bugie e senza inganni. Per non dire “Io non lo sapevo”
(Stefano Rossi) – Ho sentito troppe volte Matteo Renzi, Rosato, e tanti altri, sostenere l’impossibile, cioè, che il Mes è più vantaggioso del Recovery, che non ci sono condizionalità e che si restituirà meno di quanto potremmo prendere in prestito per il tasso in negativo.
Quest’ultima castroneria è stata partorita da Rosato.
Ora, con molta calma vediamo e tocchiamo con mano cos’è il Mes.
Premetto che tutti possono leggere e toccare con mano.
Il Trattato qui sotto.Possiamo leggere dove si trova, cos’è (società privata con soldi pubblici lussemburghese), chi vi fa parte, le quote partecipative, lo status, le funzioni, financo la sede legale. Ma quello che ci interessa non lo troviamo.
Invece qui il suo Regolamento
Mi piace
Questo post piace a: 1 Persona/e
Nessuno ha commentato questo post
LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.