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In data 14/01/2021 09:29:57 a pubblicato
TopGan
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Renzi pensa alla popolarità e alla possibilità di crescere fregandosene dell'Italia.
Renzi la fatto per avere popolarità e visibilità sapendo che in questo momento e impossibile andare al voto, perché per lui sarebbe una sconfitta visto che perderebbe tutto con il suo 2% e quindi non supererebbe la quota di sbarramento rimanendo fuori da tutto anche dall'opposizione. Per non parlare che non finirebbero nemmeno una legislatura con tutto quello che ne consegue "vitalizi...". Quindi per lui andare l'apposizione o a qualsiasi altro stratagemma facendo continuare questa legislature e una vittoria ed una opportunità di riconquistare consensi.
Quindi ha pianificato facendo accordi con Salvini e sapendo che pure parte del PD l'avrebbe sostenuto.Perché proprio adesso? adesso perché è il momento più improbabile che si possa andare al voto e questo fatto gli permette di stare sicuro che molti parlamentari non lo abbandonano per la poltrona, ed è stato più facile accordarsi con Salvini e Berlusconi.Qualsiasi governo che si faccia con lui dentro è una vittoria perché sara sempre lui l'ago e quindi protagonista nel decidere la linea da seguire. L'unica sconfitta per lui è o un governo senza di lui o tornare al voto.
L'Italia paga un prezzo altissimo ma purtroppo se non elimina il cancro di Renzi si deve andare al voto per eliminarlo visto che non si trovano responsabili. Altrimenti sarebbe ancora peggio restare immobilizzata dai ricatti e dalle imposizioni dell' agenda imposta da Renzi. Il rottamatone ha pianificato tutto dall'inizio di un anno fa visto che era stato messo fuori dalla porta della politica, a visto il modo di rientrare dalla finestra facendo l'accordo un anno fa per formare il governo per poi uscire dal suo partito formandone uno suo cosi che potesse essere l'ago della bilancia ed essere lui a dare le carte e dettare l'agenda del governo. Ecco perché questo governo non ha potuto fare molto andava con chi teneva il freno tirato con le suo minacce.
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In data 22/01/2021 11:15:36 a pubblicato
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Il mal di schiena sintomo del Covid: una 42enne scopre così il contagio. L'infettivologo: "Dolori da ossa rotte soprattutto per le donne"
Il caso di una paziente di Molfetta di 42 anni che ha scoperto il contagio dopo essere finita in pronto soccorso per le fitte. L'infettivologo Angarano: "Accade soprattutto nelle giovani donne nella fase iniziale del Covid"Medici e scienziati lo sanno bene: il Covid-19 può manifestarsi con dolori muscolari molto forti. "Da ossa rotte", rimarca il professor Gioacchino Angarano, lo specialista che prima di vestire i panni di consulente dell'Asl Bari per la riconversione dell'ospedale San Paolo è stato per anni al timone del reparto Malattie infettive del Policlinico. "Questi dolori molto forti si presentano specialmente nelle donne, anche giovani. E soprattutto nella fase influenzale dalla malattia, ovvero ai suoi esordi", conferma l'infettivologo barese.
Dolori muscolari. Forti, molto forti, dunque. Anche un mal di schiena importante. Come nel caso di Lucia, la donna di 42 anni di Molfetta che, secondo quanto riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ha scoperto di aver contratto il Coronavirus dopo essere passata per il pronto soccorso dell'ospedale Don Tonino Bello. La storia risale a fine novembre.
"Ho iniziato improvvisamente ad accusare dolori molto forti alla schiena, ma inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto", racconta la donna, che è madre di due bambine di otto e 10 anni.
"D'accordo con il mio medico ho iniziato ad assumere antidolorifici, ma senza ottenere alcun risultato. Anzi, le mie condizioni sono peggiorate", aggiunge. Non ha mai avuto i sintomi tipici del Covid. Niente febbre o raffreddore, niente tosse e nessuna perdita né del gusto né dell'olfatto. E così, senza sospettare il contagio, la 42enne va in pronto soccorso, dove il tampone rapido prima e quello molecolare dopo danno esito positivo. "Era il Covid". Ora la malattia non è che un ricordo: Lucia ne è uscita prima di Natale. Adesso sa che i dolori muscolari molto forti possono essere una spia del virus. "Dolori da ossa rotte", come dice il professor Angarano.
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In data 21/01/2021 17:24:30 a pubblicato
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Ricarica rapida in auto: arriva la batteria che fa «il pieno» in cinque minuti
L’israeliana StoreDot ha messo a punto un nuovo dispositivo agli ioni di litio: non è un prototipo, ma un prodotto già industrializzato in Cina
di Elena ComelliE' nata la batteria del futuro. Dopo otto anni di ricerche, l'israeliana StoreDot è riuscita a produrre una batteria agli ioni di litio per l'auto elettrica che si ricarica in cinque minuti, quanto un pieno di benzina per una macchina tradizionale. Non è un prototipo, ma un prodotto già industrializzato, sfornato dagli stabilimenti di Eve Energy in Cina.
StoreDot, pioniera del distretto dell'auto elettrica fiorito a Nord di Tel Aviv, ha già dimostrato l'efficiacia della sua batteria “a ricarica rapida estrema” sui cellulari, i droni e gli scooter, ma ora ha prodotto mille batterie per auto da far sperimentare alle compagnie automobilistiche.
Fondata nel 2012 da Doron Myersdorf, in questi anni StoreDot ha raccolto 158 milioni di dollari di finanziamenti da Daimler, Bp, Samsung e Tdk ed è stata nominata Pioneer 2020 da Bloomberg New Energy Finance. La palla, ora, passa ai distributori di energia elettrica, che alimentano le colonnine di ricarica: per caricare la batteria di StoreDot in cinque minuti, infatti, serve molta più potenza di quella utilizzata oggi.
Colonnine aggiornate
La startup israeliana sta lavorando per ottenere una ricarica di 160 chilometri in 5 minuti anche con le colonnine di ricarica attualmente in uso, ma per Myersdorf la strada da percorrere è dare più potenza alle colonnine. «Il collo di bottiglia per una ricarica extra rapida non è più la batteria», sostiene Myersdorf.
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In data 20/01/2021 08:44:26 a pubblicato
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Il MES. Senza bugie e senza inganni. Per non dire “Io non lo sapevo”
(Stefano Rossi) – Ho sentito troppe volte Matteo Renzi, Rosato, e tanti altri, sostenere l’impossibile, cioè, che il Mes è più vantaggioso del Recovery, che non ci sono condizionalità e che si restituirà meno di quanto potremmo prendere in prestito per il tasso in negativo.
Quest’ultima castroneria è stata partorita da Rosato.
Ora, con molta calma vediamo e tocchiamo con mano cos’è il Mes.
Premetto che tutti possono leggere e toccare con mano.
Il Trattato qui sotto.Possiamo leggere dove si trova, cos’è (società privata con soldi pubblici lussemburghese), chi vi fa parte, le quote partecipative, lo status, le funzioni, financo la sede legale. Ma quello che ci interessa non lo troviamo.
Invece qui il suo Regolamento
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In data 13/01/2021 07:50:48 a pubblicato
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Asseverazioni errata nel superbonus 110%
è il tecnico a risarcire il contribuenteAsseverazioni errata nel superbonus 110%: è il tecnico a risarcire il contribuentePer l’errata asseverazione che ha portato l’indebito godimento del superbonus 110% in capo al contribuente, l’Agenzia delle Entrate agirà verso quest’ultimo
Laddove gli interventi oggetto di superbonus 110% si configurino come lavori di risparmio energetico o antisismici, la normativa di riferimento (art. 119 del decreto Rilancio e successive modificazioni) stabilisce che occorre acquisire l’asseverazione da parte del tecnico abilitato (ingegnere, architetto, ecc.).
Ciò vale sia in caso di detrazione sia in caso di opzione per lo sconto in fattura o cessione del credito.
L’asseverazione serve a dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
L’errata o falsa asseverazione nel superbonus 110%
Nel caso, in fase di successivi controlli, si dovessero accertare errori o falsità nelle asseverazioni (che hanno portato a godere indebitamente del superbonus), l’Agenzia delle Entrate provvederà, al recupero del beneficio fiscale goduto (oltre che sanzione ed interessi) e lo farà nei confronti del beneficiario stesso.
Dunque, il primo responsabile dell’errata asseverazione e, quindi, dell’indebito godimento del bonus 110% resta il contribuente che ha eseguito i lavori e non il tecnico che ha rilasciato l’asseverazione.
La polizza assicurativa nel superbonus 110%: il tecnico risarcisce il contribuente
Il tecnico, tuttavia, viene obbligato dallo stesso legislatore (al fine di garantire tutela al contribuente assistito ed anche alle casse del fisco), a stipulare, per il rilascio delle asseverazioni
“una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni e, comunque, non inferiore a 500.000 euro, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata”.
Tra i danni che l’assicurazione copre e che il tecnico è chiamato a risarcire al contribuente beneficiario del superbonus 110% vi rientrano anche le somme recuperate dal fisco per l’indebito godimento del beneficio dipeso dalla falsa o errata asseverazione.
Il contribuente dovrà, certamente, azionarsi per ottenere il risarcimento citando il tecnico stesso che ha causato il danno.
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LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.