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  1. In data 31/03/2018 16:23:36 a pubblicato
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    Cancellare la legge Fornero è necessario, possibile, urgente

    Le agenzie battono la notizia: “La spesa pensionistica dell’Italia è una bomba pronta ad esplodere. Lo scriverà la Commissione europea nel rapporto di primavera Ageing Report 2018”.
    E giù con espressioni come “numeri choc”, gobbe previdenziali insostenibile, e ogni altra metafora utile a seminare l’idea che i processi siano fuori controllo, che alle pensioni si debba mettere mano, sì, ma per tagliare ancora… tutto l’armamentario del There Is No Alternative che ci si appresta a dispiegare.
    Ovviamente con il supporto dei numeri che dimostrerebbero come la spesa previdenziale in rapporto al Pil in Italia sia fuori da ogni possibile raffronto con quella del resto d’Europa: al 16% del Pil, pronta a schizzare al 18,5!! Come dire un febbrone da cavallo.
    Solo che è un falso.
    L’Italia sconta la mancata separazione tra assistenza, privilegi e previdenza, nonché il peso di un carico fiscale sulle pensioni, che continua ad essere significativamente più alto che nel resto d’Europa.
    Il Rapporto sullo Stato Sociale 2017, che insieme a Itinerari Previdenziali, resta il più serio rapporto sul sistema previdenziale italiano (dopo la soppressione, operata dalla Fornero, del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale una volta esistente presso il Ministero del Lavoro) quantifica la spesa al lordo e al netto dell’assistenza, al lordo e al netto delle tasse.
    La spesa complessiva per il 2015 pari a circa 248 miliardi, diventa di circa 203 al netto dell’assistenza se poi si togliessero anche i privilegi sarebbe ancora molto più bassa.
    Se si calcolano le tasse, che valgono per circa 42 miliardi e che rientrano nelle casse dello stato, le risorse impiegate per il pagamento delle pensioni previdenziali ammontano a 160,8 miliardi a questo importo ci sarebbero ancora da togliere i privilegi dato che non è dato sapere…... I contributi versati nello stesso anno sono pari a circa 186 miliardi. In sostanza il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate, è IN ATTIVO DI QUASI 26 MILIARDI Più tutti i soldi dei privilegi.
    Dunque è lo Stato che prende soldi dalle pensioni e non l’opposto.
    Quanto al rapporto con il Pil, se si quantifica la spesa previdenziale al lordo delle tasse è intorno al 12%, al netto sta al 10%.

    Ma si dirà, se lo Stato non potesse attingere come faceva prima dalla previdenza, da dove le prende le risorse?

    Ad esempio da un’evasione fiscale stimata tra i 110 e i 130 miliardi annui? Da una patrimoniale sul 5% più ricco della popolazione che da solo possiede oltre il 40% della ricchezza del paese? Dalla fine dei regali alle imprese che si sono viste ridurre le tasse sui profitti negli ultimi 17 anni di 13 punti percentuali? Dal taglio delle spese militari o di quelle delle grandi opere? Da un tetto alle pensioni oltre i 5000 euro? Tutte cose fattibili, anzi fattibilissime. Se si vuole.

    Certo c’è un problema: che sono tutte proposte che vanno nel senso opposto alla Flat Tax. E quindi toccherà mobilitarsi per la cancellazione della Fornero, come per l’istituzione del reddito minimo, e insieme non solo per mandare a quel paese la commissione Ue e il Fmi, ma anche per una riforma fiscale che dia attuazione all’articolo 53 e non finisca di smantellarlo.



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  2. In data 31/03/2018 15:30:51 a pubblicato
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    “Da Milano a Reggio Calabria in un’ora”. Rivoluzionario progetto presentato in Italia.

    Quattro volte più veloce di un treno ad alta velocità. Senza alcuna necessità di sostituire i binari esistenti. E potenzialmente pronto in un paio di anni, per portarci da Milano a Reggio Calabria in 1 ora. È italiana la tecnologia che prova a rivoluzionare i trasporti su rotaia.

    E’ stato presentato a Treviso il brevetto IronLev, tecnologia a levitazione magnetica passiva che ha l’obiettivo di sostituire la ruota nel trasporto su rotaia. La soluzione è progettata per funzionare sui comuni binari d’acciaio, senza dover ridisegnare i convogli, installare nuove rotaie, o disperdere energia elettrica.

    “Si tratta del primo e unico caso al mondo di tecnologia di levitazione magnetica applicata ai normali binari d’acciaio, oltretutto senza utilizzo di energia elettrica – dicono i fondatori – un approccio del tutto innovativo per continuare a usare e valorizzare gli oltre 1,5 milioni di km di ferrovie già installati nel mondo, trasformando le ruote dei vagoni in pattini a levitazione magnetica, con enormi risparmi in termini costi di manutenzione delle rotaie, derivanti dall’abbattimento degli attriti. Ma anche di energia”.
    Come funziona il sistema? Si tratta di una specie di capsula lanciata dentro un tubo. Grazie all’assenza di attrito, Hyperloop sarebbe in grado di viaggiare a 1200 km orari. Utilizzando un mix di infrastrutture rinnovabili, il treno del futuro genererebbe più energia di quanta ne consumerebbe. Sfruttando energia solare, eolica e cinetica.
    La tecnologia italiana è basata su binari di acciaio cui sono agganciati i vagoni, che sfruttano il campo magnetico generato per restare ancorati al terreno. I vagoni possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento, non alimentato da corrente elettrica, e soprattutto senza toccare le rotaie. Quindi senza provocarne l’usura e la manutenzione che ne consegue.
    “I limiti dei veicoli non intubati sono legati alla resistenza e all’aria. Un treno ad alta velocità potrebbe spingere ancora sui motori per compensare la resistenza e toccare velocità più alte. Hyperloop invece dentro al tubo abbassa la pressione, come succede ad un aereo ad alta quota, che può arrivare a superare quindi anche i 1000 km/h”, ha spiegato al Corriere della Sera Adriano Girotto, Presidente di IronBox.

    “Inoltre un treno ad alta velocità -sottolinea Girotto- va a scaricare sulle rotaie un’elevata quantità di sollecitazioni e vibrazioni. Noi andiamo quasi a eliminare gli attriti di rotolamento attuali, riducendo di dieci volte la forza che sviluppa una ruota normale. Questo comporta risparmi energetici del veicolo, quindi risparmio di correnti disperse. Oltre ad un aumento del rendimento del veicolo, che aumenta l’efficienza”.

    “I tempi di realizzazione? Avendo a disposizione le risorse necessarie, in un paio di anni potremmo lanciare il primo prototipo. Hyperloop non può usare i binari ferroviari tradizionali. Con il nostro sistema IronLev non avremmo la necessità di realizzare l’intera infrastruttura, perché useremmo solo ferro. Tagliando tempi e costi”.

    Da sottolineare come ci sia qualche ostacolo da superare. Anche se i binari utilizzabili sono quelli standard presenti per 1,5 milioni di chilometri sul pianeta, manca infatti ancora un’idea definitiva sul come spostere il carrello magnetico in prossimità degli immancabili scambi. Ma i vantaggi sono molti: i carrelli attuali potranno essere smontati e sostituiti dal nuovo sistema.




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  3. In data 30/03/2018 15:36:33 a pubblicato
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    Le contradizioni di Salvini "il bue dice cornuto all’asino"Fasullo sull’abolizione legge Fornero



    Salvini in questi ultimi giorni fa dichiarazioni che non ci si può arroccare con la presunzioni che Di Maio ha detto io premier ho nessun governo.

    Quando poi lui dice io “con il 17%” non farò mai la stampella di Di Maio “con il 32%”

    Quando dice ho tutta la coalizione “che non è riuscita ad arrivare alla maggioranza quindi tentativo FALLITO” o non si fa nessun accordo con i 5 stelle.

    Quando dice che se non sarà lui il premier comunque deve essere per forza uno della sua coalizione inesistente come detto prima.

    Quando dice abolizione legge Fornero subito, ecco smentito immediatamente dal suo stesso partito nella veste di Brambilla che dice mai, se mai una modifica che leggendo nei dettagli e ancora più peggiorativa.

    Eccovi perché la frase “il bue dice cornuto all’asino”.

    Qui sotto vi metto l’articolo della stampa “Visto quanto sopra di Salvini” su come si muove i 5 stelle.




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  4. In data 29/03/2018 07:35:36 a pubblicato
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    Riforma pensioni 2018, Brambilla su Fornero: No abolizione, ma sì a  sostanziale revisione

    Le ultime notizie sulle pensioni 2018 giungono dalla Lega che attraverso Alberto Brambilla sembra fare un passo indietro sulla possibilità di abolire la Riforma Fornero. Brambilla ritiene infatti che siano possibili interventi ‘chirurgici’nsulla Legge Fornero, ma che non debba essere messa a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico. Poi spiega “Il nostro piano non è abolire la Fornero: toccare la previdenza è dinamite, guai a farlo. Ma di rivederla, questo sì”..

    Alberto Brambilla, Presidente del Centro studi Itinerari previdenziali, ricorda, nonostante il monito del Fondo Monetario internazionale e l’ipotesi di un nuovo intervento severo da parte della BCE, che la spesa pensionistica è in linea con la media europea.  Dunque Si potrebbe quanto meno tagliare su ” quell’assistenza che va ai falsi invalidi e a chi non se la merita, perché mente sui requisiti”, ricavando così 50 miliardi in dieci anni con qui consentire “a chi ha 35-36 anni di contributi e almeno 64 anni di età, oppure 41 anni e mezzo di contributi a prescindere dall’età di andare in pensione”. Interventi mirati dunque che non vadano a ledere la sostenibilità del sistema pensionistico. Poi  conclude dicendo : “Il nostro piano non è abolire la Fornero: toccare la previdenza è dinamite, guai a farlo. Ma di rivederla, questo sì”.

    Dunque Salvini potrebbe scontrarsi all’interno della stessa Lega sull’abolizione della Legge Fornero, considerando che Brambilla ha curato il programma previdenziale del carroccio, senza mai parlare di abolizione totale?



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  5. In data 29/03/2018 07:16:14 a pubblicato
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    Che cos’è una Coalizione di partiti?


    La Coalizione non è altro che un accordo fatto tra partiti per riuscire ad avere la maggioranza per poter governare ed è valida se si riesce ad arrivare a tele maggioranza, altrimenti non è altro che un tentativo fallito.

    Di solito questi tentativi di accordo si sviluppano dopo le elezioni quando dalle urne non viene fuori una maggioranza assoluta, e vengono cercati dai partiti in base ai programmi che più si avvicinano con i loro temi.

    In mancanza di partiti capaci a cercare coalizioni tra di loro ecco che interviene il capo dello stato a dare mandato esplorativi a chi secondo lui è più capace a trovare questa quadra di alleanze per formare un governo.

    Se alla fine dell’iter di consultazioni non si riesce a formare un governo non è che una coalizione che si sia formata senza riuscire ad arrivare alla maggioranza assoluta per governare sia valida, il contrario e sciolta e si torna al voto.

     Con questa legge elettorale questo 4 marzo abbiamo visto una cosa strana le coalizioni si sono formate prima del voto come se i partiti sapessero già il futuro del voto ed abbiano anticipati i tempi creandole, ma il voto non ha prodotto ciò da loro sperati e pertanto non sono riusciti ad avere una maggioranza per governare e pertanto ora non è che continuano a valere ma non sono altro che dei tentativi falliti.

    Dopo dei tentativi fallito il buon senso impone che si cerchino nuove coalizioni da raggiungere la fatidica maggioranza oppure che ci si arrende e si torna al voto.

    Ora non è che ci si può arroccare dietro al fatto che il volere del popolo non va scontentato da come ha votato, perché una coalizione sempre e comunque scontenta una parte di popolazione la quale ha votato coloro che sono fuori da questo accordo.

    E nemmeno in questo caso strano si può dire ma noi l’abbiamo fatta prima di votare e quindi il popolo a votato compatto il nostro accordo perché non è cosi, il popolo quando vota voto il partito che lo convince e del resto sulle schede viene messo la croce sul simbolo di quel partito mia su tutti i simboli che la compongono, di fatti nella stessa coalizione si hanno diversi risultati come è successo del resto, partiti che aumentano il consenso e partiti che diminuiscono drasticamente, questo vuol dire che la volontà popolare premia chi secondo loro merita o punisce chi non merita, e questa si che è la volontà popolare da rispettare indifferentemente sia se si tratta di coalizioni o non.

    In questo disastro che si è creato e visto che i tentativi fatti precedentemente sono falliti non rimanete arroccati su di essi ma cercate altre strade per riuscire a formare altre alleanze per governare questa ITALIA.

    Allora queste COALIZIONI fatte non sono altro che tentativi FALLITI di formare un governo

    Dico a Salvini: Non fare l’arrogante quando dici “ho si fa il governo con tutta la coalizione o non si fa nulla”

    Dico a Di Maio: Non fare l’arrogante quando dici “ho io premier ho non se ne fa nulla”



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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