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  1. In data 21/03/2018 09:16:37 a pubblicato
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    ZTL a Torino: ecco come vogliamo migliorarla

    Pubblicato 20 marzo 2018

    Parliamo di ZTL.
    Tra gli obiettivi della nostra amministrazione c’è il miglioramento della vivibilità dell’intera Città.

    Uno degli elementi più dannosi in tal senso è il traffico veicolare, che ha pesanti impatti in termini di inquinamento ambientale e acustico, di sicurezza e di conservazione del patrimonio urbano.

    Tutto questo in particolare quando il traffico si articola in aree non naturalmente adatte al suo sviluppo, quale è il centro storico. 

    Per questo motivo da mesi l’assessora alla viabilità, Maria Lapietra e l’assessore al commercio, Alberto Sacco, hanno avviato tavoli di dialogo con tutte le realtà del territorio per proporre un modello di ZTL alternativo a quello attuale.


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  2. In data 21/03/2018 08:36:12 a pubblicato
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    Pianura Padana, ormai è una camera a gas

    La Valle del Po ha conquistato il primato di area con l’atmosfera più malsana d’Europa. Non possiamo più crescere, produrre, consumare e scaricare a oltranza, costruire case, autostrade, capannoni e viaggiare in modo “fossile”

    LUCA MERCALLI

    Tra automobili, riscaldamenti domestici accesi nonostante il caldo tardivo e disastrosi incendi boschivi nelle valli alpine, in ottobre l’intera pianura Padana si è trasformata in una camera a gas. Con la bassa ventosità, in un «catino» chiuso su tre lati da Alpi e Appennini polveri sottili, ossidi di azoto, benzene, monossido di carbonio e altri composti tossici si accumulano giorno dopo giorno. L’inquinamento c’è anche a Roma o a Napoli, ma sulle coste o in altre situazioni geografiche più favorevoli basta una brezza marittima a disperderlo, mentre la Valle Padana per la sua conformazione conquista il primato di una delle aree con l’atmosfera più malsana d’Europa.  


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  3. In data 17/03/2018 18:32:07 a pubblicato
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    Pensioni: La vera priorità da fare immediatamente in Italia


    Da dopo le elezioni tutti i giornali e le televisioni parlano facendo finta di non aver capito il GRANTE segnale che le elezioni hanno dato.

    Cercano di depistare quale sia la vera priorità con campagne che indirizzano o vogliono indirizzare tutti che le priorità siano, Redito di cittadinanza, Immigrazione, Tassa piatta e nessuno più parla di pensioni.

    Mentre le pensioni sono il vero malessere di tutta la popolazione e anche dei problemi dell’Italia, esistono per pochi pensioni super d’oro che sono lontanissime dai soldi versati che creano una voragine nelle casse dell’INPS e di tutta l’Italia.

    Imprese costrette a sostenere costi elevati, tasse e poca produttività perché costrette a tenere persone anziane a lavoro che non c’è la fanno più.

    Giovani disoccupati che potrebbero sostituire i vecchi, risolvendo il problema della disoccupazione, questi costano meno e rendere di più risolvendo i problemi delle piccole e medie imprese. I quali con un lavoro cominciano a creare famiglia e quindi figli, risolvendo anche la crisi delle nascite. Sicuramente cominciano anche a spendere e pertanto a far aumentare i consumi e girare la moneta risolvendo il problema  dei consumi facendo girare l’economia che tornerebbe di nuovo in salita. A questo punto aumenterebbero anche le richieste di prodotti e cose spingendo i giovani anche a creare a loro volta impresa facendo aumentare i posti di lavoro.

    Insomma sarebbe come finalmente si mettese in moto la macchina ITALIA, che certo che subito dopo bisogna alimentarla con il carburante ma questo e dopo che si è riuscita a farla partire, altrimenti senza la partenza nulla serve a riempirla di carburante si peggiora soltanto le cose ingolfandola.

    Eccovi quale la vera PRIORITA’ voi cosa ne pensate?

    Con un colpo solo si risolvono molti problemi ITALIANI

    Commentate e diffondete per farla arrivare a chi deve prendere queste decisioni.



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  4. In data 20/03/2018 11:48:26 a pubblicato
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    LE BUCHE DI ROMA!


    di MoVimento 5 Stelle Roma
    Ci sono le buche e ci sono i buchi. Le buche sulle strade di Roma e i buchi nei bilanci del Campidoglio e delle sue aziende. Abbiamo ereditato entrambi. Stiamo affrontando disagi e problemi che entrambi causano ai cittadini, e che non possiamo né vogliamo negare. Servono pazienza, costanza e determinazione. Sono doti che non ci mancano e che giorno dopo giorno produrranno soluzioni e miglioramenti. Ma il lavoro che stiamo portando avanti si può spiegare solo se inserito nel giusto contesto di partenza: quello di una città in cui per decenni è mancata la manutenzione; dove una politica irresponsabile ha gettato via i soldi dei cittadini senza risolvere un solo problema.

    Immaginiamo già l’obiezione dei tuttologi da tastiera, in questi giorni impegnati a spiegarci la fisica delle buche e la chimica del bitume: “basta incolpare il passato, governate da due anni e dovete risolvere i problemi”. Giusto. Ma come li risolviamo in due anni i problemi prodotti da vent’anni di malgoverno? Sprecando denaro pubblico che verrà poi pagato in futuro dai romani? Affidando i lavori agli amici degli amici per fare prima e peggio, come ha fatto chi ci ha preceduto? Aggiungendo buchi (di bilancio) alle buche (che sono già abbastanza sulle strade)? Foraggiando un sistema che produceva presunte tangenti, come quello finito nel mirino della magistratura nel 2015? Forse con la bacchetta magica?

    Sono strumenti che non ci appartengono. E vogliamo quindi spiegare ai cittadini cosa stiamo facendo per rispondere all’emergenza strade, causata dal ghiaccio e dalle piogge delle ultime settimane che hanno aggravato ulteriormente le condizioni dell’asfalto già deteriorato. Abbiamo deciso di mettere in campo interventi urgenti, con un piano straordinario che nella prima fase prevede 17 milioni di lavori e la copertura di 50mila buche in un mese. Vogliamo essere chiari: non è la soluzione ideale, ma la situazione è peggiorata a causa di eventi imprevedibili e la priorità in questo momento è garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.

    La soluzione ideale è quella che abbiamo proposto dall’inizio del nostro mandato, lanciando l’operazione #StradeNuove: programmare appalti e interventi per il rifacimento integrale di lunghi tratti delle principali arterie cittadine. Una pianificazione da circa 90 milioni di euro che al momento prevede 88 interventi: 40 già conclusi, 11 in corso, 37 in gara. Lavori fatti bene, finalizzati a evitare che le strade si spacchino di nuovo in un prossimo futuro, a evitare nuove emergenze. Lavori che si sommano a quelli effettuati dai singoli Municipi, che ringraziamo per l’impegno che quotidianamente mettono in campo.

    Si può sempre fare di più e i cittadini hanno il diritto di pretenderlo. Ma noi siamo convinti di aver fatto il massimo dopo anni di incuria e mancata manutenzione. Certamente la capacità di intervento è stata ridotta dalla crescente mancanza di risorse e trasferimenti. Ne avremmo avute di più se non avessimo dovuto riconoscere oltre 150 milioni di debiti fuori bilancio, ereditati dalle precedenti amministrazioni, in due anni. Le avremmo oggi se il Governo destinasse alla città fondi e poteri adeguati al ruolo di Capitale, come abbiamo più volte chiesto.

    Per riportare Roma alla normalità ci vuole tempo. Lo sapevamo e siamo pronti alla sfida. Abbiamo voglia di fare le cose per bene e siamo sulla strada giusta, come ha certificato l’Anac che vigila sugli appalti del Campidoglio. Le polemiche di chi ha facili soluzioni in tasca non ci interessano. Noi guardiamo all’interesse dei cittadini e continuiamo a lavorare per loro.



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  5. In data 20/03/2018 08:17:37 a pubblicato
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    Una buona soluzione Per Formare un GOVERNO a L'ITALIA


    Lega-M5s, si lavora a un’intesa: via la Fornero, no all’aumento dell’Iva, più tempo per il resto

    La prima apertura di credito al nuovo governo, qualunque esso sia, arriva da Bruxelles. Niente di ufficiale, ma dall’Unione europea trapela la volontà di concedere all’esecutivo più tempo per presentare il Def 2018, il documento di economia e finanza sul quale si basano le politiche del governo. A spingere in questa direzione è Pierre Moscovici, il commissario Ue, che ha subito smentito gli allarmi lanciati da Padoan.

    l nodo cruciale riguarda il dibattito parlamentare sulle risoluzioni che impegneranno il governo: quelle che non prevedono lo scostamento dai vincoli di bilancio possono essere approvate a maggioranza semplice, ma la partita si complica nel caso una risoluzione che impegna il governo a sforare la spesa. Si può fare, ma serve la maggioranza assoluta. 

    Sarà un banco di prova fondamentale per capire chi potrà governare davvero. Certo,  i punti di contatto tra Lega e 5 Stelle sono già molti  a cui ora si aggiunge la volontà di sterilizzare l’aumento dell’Iva: un’operazione da 12 miliardi di euro per il 2019 e da 19 miliardi per l’anno dopo (1,8 punti di Pil).

    Un testo di Lega e 5 Stelle non è certo fantascienza, ma serve molta diplomazia. Ed è quello a cui stanno lavorano le parti. Se sull’abolizione della Fornero, Salvini e Di Maio parlano la stessa lingua, le divisioni più profonde riguardano flat tax – rifiutata, sulla carta, dai grillini – e reddito di cittadinanza – che per la Lega è inammissibile. “Potremmo lavorare a un testo senza riferimenti specifici ai due provvedimenti per capire quale spazio di collaborazione ci sia”, spiega una fonte qualificata.

    Nessuno dei due vuole rinunciare ai propri principali progetti, ma c’è la consapevolezza che rimandando di qualche mese i due provvedimenti più importanti si potrebbe dare una svolta su temi caldi per entrambi come il lavoro, l’immigrazione, il taglio ai vitalizi e la riduzione delle tasse.

    “Ci sono delle forti divergenze, ma bisogna intendersi sulla sostanza” dice Armando Siri, l’ideologo della flat tax della Lega, che poi spiega: “Se il reddito di cittadinanza è puro assistenzialismo noi non possiamo starci, ma se è uno strumento per aiutare chi è in difficoltà la Lega non si tira indietro. Non dimentichiamo, però, che le politiche attive per il lavoro degli ultimi cinque anni sono costate 200 miliardi di euro”. Al di là delle divergenze politiche, per approvare flat tax e reddito di cittadinanza non ci sono i soldi, quindi un’intesa serve a tutti.

    Una risoluzione congiunta sul Def che sul governo potrebbe quindi partire dall’abolizione della Fornero e la sterilizzazione dell’Iva, evitando di nominare direttamente la flat tax e il reddito di cittadinanza: basterebbe, per esempio, parlare di una generica riduzione delle tasse e di un maggior sostegno ai cittadini in difficoltà per guadagnare tempo. Le settimane necessarie e capire se gli spazi di manovra siano sufficienti per un governo Salvini-Di Maio, o quanto meno per arrivare a un’intesa su una legge elettorale prima di tornare alle urne.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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