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Esempio calcolo del canone relativo

A titolo esemplificativo si riporta il calcolo del canone relativo a due alloggi-tipo:

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ESEMPIO 1: ALLOGGIO-TIPO IN ZONA 1 DI 2 CAMERE, CUCINA E BAGNO DI MQ 63, RENDITA CATASTALE € 1301.47 (RIVALUTAZIONE DEL 5%=€ 1366.54) CAT. CATASTALE A2 CL4 ABITAZIONE DI TIPO CIVILE - CONTRATTO 2° CANALE LEGGE 431/98 (SUB-FASCIA 1 - IPOTESI € 6.71 AL MQ)
----------------------------------------------------------------------------------------------------

6.71

X

63

=

422.98

canone mensile percepito

422.98

X

12

=

5075.74

canone annuo percepito
sgravi fiscali Legge 431/98

5075.74

X

85%

=

4314.38

(imponibile senza agevolazione Legge 431/98)

meno 30% (€.1294.31)

=

3020.06

(imponibile con agevolazione Legge 431/98)
(imponibile con agevolazione Legge 431/98)
(contratto "libero")

1725.75

(contratto "convenzionato")

1208.03

differenza IRPEF

517.73

ICI
(6 per mille contratto "libero")

819.93

(2,5 per mille contratto "convenzionato")

341.64

differenza ICI

478.29


ESEMPIO 2: ALLOGGIO-TIPO IN ZONA 2 DI 3 CAMERE, CUCINA E BAGNO DI MQ 108 RENDITA CATASTALE €. 1008.38 (RIVALUTAZIONE DEL 5%= €. 1058.80) CAT. CATASTALE A3 CL.4 ABITAZIONE DI TIPO ECONOMICO - CONTRATTO 2° CANALE LEGGE 431/98 (SUB-FASCIA 2 - IPOTESI €. 3.87 AL MQ)
----------------------------------------------------------------------------------------------------

3.87

X

108

=

418.33

canone mensile percepito

418.33

X

12

=

5019.96

canone annuo percepito
sgravi fiscali Legge 431/98

5019.96

X

85%

=

4266.97

(imponibile senza agevolazione Legge 431/98)
meno 30% (€. 1280.09)

=

2986.88

(imponibile con agevolazione Legge 431/98)
IRPEF (imponibile con agevolazione Legge 431/98)

(contratto "libero")

1706.79

(contratto "convenzionato")

1194.75

differenza IRPEF

=

512.04

ICI
(6 per mille contratto "libero")

635.28

(2,5 per mille contratto "convenzionato")

264.70

differenza ICI

370.58


Durata del contratto

La durata minima del contratto è di tre anni.

Riparazioni

La suddivisione delle spese per eventuali riparazioni è riportata nel testo dell'accordo. In ogni caso sono interamente a carico dell'inquilino le spese relative al servizio di pulizia, all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua, dell'energia elettrica, del riscaldamento, allo spurgo dei pozzi neri e agli altri servizi comuni; le spese per il servizio di portineria sono a carico dell'inquilino nella misura del 90%.

Contratto ad uso transitorio

La legge n. 431 del 1998 (art. 5) e il decreto ministeriale del 5 marzo 1999 (art. 2) prevedono che possono essere stipulati contratti di locazione per uso transitorio.
Essi devono avere durata non inferiore ad un mese e non superiore a diciotto mesi.
Tali contratti possono essere stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari o degli inquilini.
Tali esigenze sono state individuate nell'accordo territoriale concluso dalle contrapposte organizzazioni sindacali. E' sufficiente la sussistenza di una delle sotto elencate esigenze in capo anche ad una sola delle parti.
Quando il proprietario ha esigenze di adibire entro 18 mesi l'immobile:

  • trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
  • matrimonio e/o convivenza;
  • matrimonio dei figli;
  • separazione propria o dei figli;
  • rientro dall'estero;
  • attesa di concessione edilizia o autorizzazione da parte del Comune per la ristrutturazione o demolizione dell'immobile o ampliamento con alloggio attiguo;
  • intende destinare l'immobile ad uso abitativo commerciale, artigianale o professionale proprio, ad uso del coniuge, dei genitori, dei figli, dei parenti fino al secondo grado, indicando l'esatta movimentazione all'atto della stipula contrattuale.

Quando l'inquilino ha esigenza di un contratto transitorio per motivi di:

  • trasferimento momentaneo della sede di lavoro;
  • contratto di lavoro a tempo determinato in comune diverso da quello di residenza;
  • assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso privati di un alloggio che si rende disponibile entro diciotto mesi dimostrato con compromesso regolarmente registrato;
  • vicinanza momentanea a parenti bisognosi;
  • uso seconda casa con permanenza della residenza nella prima casa nello stesso Comune o in Comune confinante, con certificazione contrattuale, o rogito notarile;
  • per esigenze di ricerca e di studio.