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  1. In data 26/02/2024 08:53:39 a pubblicato
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    Concorsi per diplomati e laureati, 20 posti di lavoro alla Ferrovia


    La Ferrovia circumetnea di Catania ha pubblicato 7 concorsi per 20 posti di lavoro. Si tratta di varie figure professionali da inquadrare a tempo indeterminato presso la gestione governativa Ferrovia circumetnea di Catania. I titolo di studio richiesti sono il diploma o la laurea a seconda del concorso. I 20 posti sono così suddivisi: un coordinatore di ufficio unità organizzativa risorse umane-paghe e contributi. Tre posti di addetto all'esercizio, di cui uno riservato al personale dipendente a tempo indeterminato della Ferrovia circumetnea, con anzianità di servizio non inferiore a due anni, in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso. Un posto di coordinatore di ufficio protocollo-archivio-servizi ausiliari.

    Un posto di capo unità organizzativa tecnica unità organizzativa negoziale-acquisti-gestione scorte. Nove posti di specialista tecnico ingegnere/architetto area civile, di cui quattro riservati al personale dipendente a tempo indeterminato della Ferrovia circumetnea, con anzianità di servizio non inferiore a due anni, in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso. Quattro posti di specialista tecnico ingegnere area tecnologie, di cui due riservati al personale dipendente a tempo indeterminato della Ferrovia circumetnea, con anzianità di servizio non inferiore a due anni, in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso.

    Un posto di specialista amministrativo unità organizzativa contabilità-bilancio-controllo di gestione. Le domande per accedere ai concorsi devono essere compilate esclusivamente sulla piattaforma telematica

    https://candidaturespid.software-ales.it/, entro e non oltre il giorno 29 febbraio 2024.


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  2. In data 26/02/2024 16:19:21 a pubblicato
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    Novità in stazione: Torino Porta Nuova è in vendita. E arabi e francesi ci fanno un pensierino

    I negozi della stazione sono in vendita insieme a quelli di altre 13 grandi stazioni italiane, da Milano Centrale a Roma Termini

    Il cartello “Vendesi” sull’ingresso di corso Vittorio Emanuele II non c’è ma poco cambia: Porta Nuova è in vendita. Non lo storico edificio, ovviamente, e neanche i binari: in cerca di acquirente sono i circa 50 negozi che compongono la più grande galleria commerciale del centro di Torino.
    In vendita, per la precisione, è finita Grandi Stazioni Retail, società che fa capo al fondo francese Antin Infrastructure Partners (65%) e ai due soci minoritari, il fondo Icamap (23%) e Borletti Group (11%) e che controlla circa 850 negozi nei 14 più grandi scali ferroviari italiani: da Milano Centrale a Roma Termini, e poi le principali stazioni di Napoli, Firenze, Venezia per finire, appunto, a Torino Porta Nuova.

    Gli attuali proprietari avevano acquisito Grandi Stazioni sette anni fa, comprandola da Ferrovie dello stato ed Eurostazioni al prezzo di circa un miliardo di euro. Adesso, secondo quanto trapela, la vendita sarebbe stata affidata a Ubs tramite i propri banchieri londinesi, con un valore che sarebbe lievitato a 1,5 miliardi di euro. Del resto, per farsi un’idea del giro d’affari basti pensare che gli scali ferroviari in cui si trovano i negozi che fanno capo al gruppo sono frequentati ogni anno da circa 750 milioni di persone, tra i pendolari che davanti a quelle vetrine passano tutti i giorni o quasi, i passeggeri più occasionali e anche chi va a fare due passi in stazione proprio per vedere i negozi o per mangiare o prendere un caffè in uno degli innumerevoli locali. Un giro d’affari immenso che, a Torino, non è stato intaccato neanche dall’avvento, 11 anni fa, della nuova Porta Susa visto che ancora oggi l’avveniristica stazione di corso Bolzano, proprio in fatto di negozi resta un vero e proprio deserto.

    Ma chi potrebbe essere interessato a rilevare un tale colosso del commercio italiano? Al momento, i favoriti paiono essere i fondi sovrani del Medio Oriente, in particolare degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar. Ma la proprietà potrebbe restare in Europa se, come pare, si faranno avanti anche compagnie come le francesi Predica e Altarea o gli svedesi di Eqt. Al momento, all’orizzonte non si intravedono compagnie italiane: un vero peccato, visto che a spendere in quei negozi sono soprattutto pendolari italiani e turisti che vi transitano per andare a vedere i nostri musei e monumenti.



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  3. In data 02/04/2024 14:21:02 a pubblicato
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    Comunità Energetiche Rinnovabili

    Grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019, sono state introdotte anche nel nostro Paese le“ Comunità Energetiche Rinnovabili” (o Energy Community) previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE). Ma che cos'è una comunità energetica? Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Insomma, in questo modo si intende creare una rete decentralizzata in cui è richiesta la partecipazione attiva e consapevole di ogni cittadino: i membri della comunità sono impegnati nelle varie fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, promuovendo una gestione sostenibile dell’energia, all'interno di un nuovo modello energetiche. Oltre a sfruttare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, le comunità energetiche rinnovabili garantiscono una riduzione dello spreco energetico e promuovono la condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale. La loro diffusione permette di soddisfare il fabbisogno energetico della popolazione e di proporre nuovi modelli socioeconomici incentrati sulla sostenibilità e la circolarità, senza ricorrere all'utilizzo dei combustibili fossili

    Come funziona una comunità energetica

    Vediamo innanzitutto come creare una comunità energetica (o energy community). Il primo passo da compiere è la costituzione di un’entità legale tra i futuri soci della comunità, siano essi persone fisiche, piccole o medie imprese, enti territoriali o amministrazioni pubbliche locali.
    Dal momento che, per legge, lo scopo di una comunità energetica non può essere il profitto, le forme più comunemente utilizzate per ragioni di praticità e convenienza sono quelle dell’associazione. Il passo successivo consiste nell'individuare l’area dove installare l’impianto (o gli impianti) di produzione, che dev'essere in prossimità dei consumatori.
    In corso di valutazione la forma giuridica più consona dal punto di vista fiscale e di gestione.
    Questo significa, per esempio, che una PMI oppure una Pubblica Amministrazione possono installare un impianto fotovoltaico, rispettivamente sul proprio stabilimento produttivo o scuola, e condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità. Allo stesso modo si possono costituire comunità di quartiere, comunità agricole, comunità di borgo e così via. L’impianto non deve necessariamente essere di proprietà della comunità: può essere messo a disposizione da uno solo o più dei membri partecipanti o addirittura da un soggetto terzo.

    Questo significa, per esempio, che una comunità di cittadini che producono possono condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità. Allo stesso modo si possono costituire comunità di quartiere, comunità agricole, comunità di borgo e così via. L’impianto non deve necessariamente essere di proprietà della comunità: può essere messo a disposizione da uno solo o più dei membri partecipanti o addirittura da un soggetto terzo.

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  4. In data 12/05/2024 11:11:40 a pubblicato
    Florentina Trifonova
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  5. In data 02/05/2024 18:46:33 a pubblicato
    Florentina Trifonova
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    Domenica,5maggio in Bulgaria si festeggia la Pasqua ortodossa.Si preparano uova colorati.


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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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